L'11 settembre, una data fondamentale del nostro passato, prossimo e meno prossimo, e per il nostro presente.
Andiamo in ordine temporale inverso.
L'11 settembre del 2001 c'è stato l'attacco terroristico arabo – musulmano agli Stati Uniti che ha causato il crollo delle Torri Gemelle e 2974 morti nei vari siti, Pentagono, quatto aerei di linea, oltre New York. Ha messo in crisi profonda l'onnipotenza e l'orgoglio dell'Occidente e ha innescato la risposta militare in Afghanistan, Iraq,Libia, Siria con le conseguenze devastanti per il mondo, nelle quali siamo ancora immersi.
Il terrorismo dell'ISIS ha poi provveduto a spargere l'angoscia in tutta l'Europa.
L'11 settembre del 1973 il golpe militare in Cile, condotto da Pinochet e dai suoi generali, con la supervisione della CIA, ha stroncato l'esperienza di Allende del passaggio pacifico, democratico e socialista a una società più giusta ed equa. Ha causato 40000 fra morti, scomparsi e annientati e ha lasciato una scia di sangue e tragedie indicibili. Ma non ha fermato la volontà di democrazia nei Cileni.
L'11 settembre del 1867 veniva messo in commercio Il Capitale di Carlo Marx. Un libro e un pensatore-filosofo-politico che avrebbero dato un impulso fondamentale alla messa in discussione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, l'allargamento della partecipazione dei lavoratori al governo della cosa pubblica. Un più armonico rapporto fra uomo e natura.
"Un secolo e mezzo dopo la sua pubblicazione Il Capitale è annoverato tra i libri più tradotti, venduti e discussi della storia dell'umanità. Per quanti vogliono comprendere cosa sia davvero il capitalismo…è una lettura semplicemente imprescindibile (Marcello Musto, il Manifesto).
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