L'aumento del consumo di antidepressivi tra i contribuenti italiani è stato costante negli ultimi anni, +3,2% nel 2013,+2,9 nel 2012 e + 2,7 nel 2011, ponendo l'Italia al primo posto tra i paesi europei per numero di consumatori.
Un fenomeno che preoccupa l'Associazione Contribuenti Italiani, la quale fa notare che circa il 21% della popolazione soffre di disturbi sociali, di ansia o di depressione, contro una media europea dell'11,2%.
Il Centro Studi e Ricerche Sociologiche " Antonella Di Benedetto" ha analizzato che alla base di questo fenomeno vi è una stretta relazione di causa-effetto dovuta alla crisi ed al fisco.
"Per comprendere meglio quello che accadrà agli italiani nei prossimi mesi – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell' Associazione Contribuenti Italiani – abbiamo chiesto al Centro Studi ABD di rilevare in Grecia e Portogallo le conseguenze della crisi e dell'elevata pressione fiscale per comprendere come inciderà sui nostri giovani"
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I farmaci antidepressivi: il crollo di un mito. Dalle pillole della felicità alla cura integrata
Sinossi: L'opinione comune è che gli antidepressivi siano dei miracoli della medicina moderna. Ne era convinto anche il Professor Irving Kirsch. Durante il suo lavoro di ricerca però ha scoperto diversi problemi e incongruenze che lo hanno portato a riflettere sulla loro reale efficacia. Come hanno fatto gli antidepressivi a ottenere la fama di soluzione miracolosa per la depressione? E perché ci è voluto così tanto tempo prima che qualcuno contestasse pubblicamente un fatto ritenuto certo? Rispondere a queste domande ci porta dove il confine tra ricerche cliniche e marketing scompare. Tramite l'Atto di libera informazione (Freedom of Information Act) Kirsch ha avuto accesso a studi clinici che le case farmaceutiche avevano tenuto nascosti al pubblico e ai medici che prescrivono antidepressivi. Ciò che ha scoperto e documentato in questo libro promette cambiamenti rivoluzionari nel modo in cui la società percepisce e consuma gli antidepressivi. Il libro ci mostra una realtà che abbiamo ignorato: la depressione non può essere vista come un semplice squilibrio chimico nel cervello. Gli antidepressivi presentano effetti collaterali più significativi di qualsiasi altra forma di trattamento e sono solo marginalmente più efficaci dei placebo. I risultati di questa ricerca impongono un cambiamento radicale in direzione di un approccio integrato alla cura della depressióne.
I farmaci antidepressivi, nozioni basilari per psicologi (Behavioral Neurochemistry)
Sinossi: Il quarto volume della collana Behavioral Neurochemistry "I farmaci antidepressivi, nozioni basilari per psicologi" di D. Gigli, G. De Vincenzi affronta gli aspetti neurochimici del disturbo depressivo e descrive dettagliatamente le differenti tipologie di farmaci antidepressivi.
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