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Come una carezza e … il GABA possono prevenire la violenza

11 Lug 14

A cura di stefanosanzovo@quipo.it

L’ultimo editoriale di Nature Neuroscience ha un titolo intrigante: "Come accade che il sesso prevenga la violenza: la magia di una carezza (e del GABA)". È stato dimostrato che i maschi delle mosche della frutta – drosophila melanogaster – più tempo trascorrono vicini alle femmine della loro specie, più riducono la loro aggressività. Questa modifica del loro comportamento implicherebbe un ferormone che si libera nel contatto maschio – femmina e l’attivazione di un piccolo gruppo di neuroni inibenti il sistema GABAergico che si trova, peraltro, anche nel cervello umano.
 
L’aggressività tra maschi, importante per la selezione sessuale, è regolata dallo sviluppo, dall’esperienza, e da meccanismi cellulari non ancora chiariti. Per capire I meccanismi neurologici sottostanti la modulazione del comportamento aggressivo, alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di San Francisco hanno studiato la relazione tra esperienza sessuale ed aggressione nella drosophila melanogaster. In presenza di rivali, il maschio adulto esibisce elevati livelli di aggressività che si attenuano durante il contatto con le femmine della stessa specie. Questa riduzione dell'aggressività sembra essere neurobiologicamente correlata ad un incremento del ferormone che sensibilizza il canale ionico ppk 29 attraverso la mediazione da neuroni GABAergici.
 
Un meccanismo simile è stato riscontrato nel topo, dove è stato è stato evidenziato che i neuroni necessari e sufficienti per l’aggressività tra i maschi sono localizzati nell’ipotalamo ventro mediale, in una zona generalmente deputata ai comportamenti della riproduzione. Questa zona è stata definita “area dell’aggressività” ed è situata a destra del fornice (F) e del nucleo ventro mediale (VMH), sotto il nucleo paraventricolare,  e  sopra il 3°  ventricolo (IIIV), come illustrato in figura.
 
Pertanto i centri e i circuiti neurobiologici sottesi all'aggressività sono contigui a quelli deputati alla riproduzione. L’osservazione che i circuiti neuronali coinvolti nell’aggressione siano inibiti durante la riproduzione suggerisce che durante l’accoppiamento un comportamento aggressivo sia inappropriato e quindi inibito. Ne consegue che una disfunzione di questo circuito potrebbe essere alla base della violenza sessuale. Ma, parimenti, una buona relazione di coppia associata ad un’intimità maschio – femmina fondata sul piacere e sull'empatia potrebbe inibire il comportamento aggressivo.
 
Tutto ciò non è che la comprensione neurobiologica di quanto l'osservazione clinica ci ha già insegnato. Ci spiega perché i trattamenti psicofarmacologici utili al controllo dell'aggressività determinino spesso alterazioni del funzionamento sessuale. Ipotizza su base neurobiologica l'utilità di intraprendere, nei soggetti che hanno commesso abusi sessuali, interventi psicoterapeutici  finalizzati ad implementare le competenze relazionali/empatiche e la capacità di riconoscere e gestire i propri stati emotivi.
 
 
 
Wang L  How sex prevents violence: the magic of caress (and GABA) Nature Neuroscience 17,4–6(2014) 1 – 5.
 
Yuan Q Female contact modulates male aggression via a sexually dimorphic GABAergic circuit in Drosophila Nature Neuroscience 17,4–6(2014) 81 – 88.
 

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