Che cosa fa uno storico nella casa dei pazzi? È muovendo da questo interrogativo che è nata l’idea di organizzare un evento che desse la parola proprio a quegli storici e a quegli studiosi che gli archivi delle case dei pazzi li frequentano per le loro ricerche. Il risultato è il convegno «STORIA e PSICHIATRIA. Metodologia, Temi, Fonti», che si terrà a Genova il 21–22-23 marzo 2019 presso la Società Ligure di Storia Patria, Palazzo Ducale, Piazza Giacomo Matteotti, 5, Genova.
A quarant’anni dall’approvazione della cosiddetta Legge Basaglia, in un momento segnato dal forte interesse storiografico per i saperi e i discorsi attraverso cui la società ha regolato il proprio rapporto con la follia, per le pratiche e le politiche di trattamento della malattia mentale e della devianza, sembra sia giunto il momento per tracciare una cartografia, certo sommaria e parziale, ma in qualche modo rappresentativa, della moltitudine di linee di ricerca e di prospettive attraverso cui gli storici stanno affrontando il tema. Dopo una lunga e densa fase di studi caratterizzata dalle letture classiste e ideologiche e un periodo di ricerca caratterizzato da studi di carattere storico-sociale, siamo adesso in una congiuntura caratterizzata dal crescente interesse, soprattutto da parte della storiografia internazionale, verso questo genere di tematiche. A fronte di ciò in Italia, soprattutto in molti dipartimenti di storia, persiste però un atteggiamento di sospetto e diffidenza, in parte dovuto a una visione troppo rigida della pratica storiografica, in parte alla ridotta conoscenza delle possibilità offerte da questi studi di frontiera. Per cercare di mettere in discussione queste resistenze e mostrare la fecondità di un campo di studi prolifico, il Convegno di Genova prova a fare il punto della situazione sulle molteplici linee di ricerca sviluppate da storici e ricercatori in questi anni, concentrandosi su alcuni interrogativi in particolare: Quali sono i rapporti tra storiografia e psichiatria? Quali strumenti deve padroneggiare lo storico per una adeguata problematizzazione dell’argomento? Quale uso fare delle fonti psichiatriche? Quali risultati sono stati raggiunti in questi anni dagli storici italiani che hanno affrontato il tema?
L’intento è quello di focalizzare l’attenzione su una stimolante, e tuttora in corso, stagione di ricerche sulla storia della devianza e di favorire un dibattito ampio e pluridisciplinare che, attraverso l’ottica del confronto e della comparazione, possa problematizzare le dinamiche più generali del fenomeno. L’auspicio è che il convegno possa inoltre stabilire l’occasione per stipulare una rete tra gli studiosi che si occupano di tali tematiche in Italia.
Il programma del convegno qui.
Temi
Sezione I: METODOLOGIA
- Storia e psichiatria: terminologia e modelli teorici a confronto
- La relazione tra l’evoluzione delle pratiche psichiatriche e i rispettivi contesti storici
- Mestiere di storico e psichiatria: categorie, strumenti, epistemologia
- La formazione dei concetti psichiatrici e l’epistemologia storica
Sezione II: PROBLEMI
- Storia contemporanea e psichiatria: temi, interessi e orizzonti di ricerca
- La storia della psichiatria oggi: bilanci e prospettive
- Terapie e strutture
- Il rapporto tra medici e pazienti
- Lo studio delle diagnosi in prospettiva storica: risorse e limiti
- Il ruolo del racconto scritto e orale nel nesso tra storia e psichiatria
Sezione III: DOCUMENTI
- Le fonti d'archivio e la letteratura psichiatrica: come usarle
- La cartella clinica: strumenti per lo studio e la comprensione
- Gli archivi e le fonti psichiatriche: complessi documentali, conservazione, digitalizzazione
Dove
Il convegno si svolgerà il 21–22-23 marzo 2019 presso la Società Ligure di Storia Patria, Palazzo Ducale, Piazza Giacomo Matteotti, 5, 16123 Genova
Comitato Scientifico:
Bruna Bianchi (Università Ca’ Foscari Venezia)
Antonio Gibelli (Università di Genova)
Graziano Mamone (Università di Genova)
Fabio Milazzo (Università di Messina)
Augusta Molinari (Università di Genova)
Marianna Scarfone (Université de Strasbourg)
Marica Setaro (Università di Siena)
Comitato organizzativo:
Graziano Mamone (Università di Genova)
Fabio Milazzo (Università di Messina)
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