Il discontrollo degli impulsi (DCI-NCA nel DSM-IV-TR 2001), fenomeno ritenuto raro sino a qualche anno fa, ha assunto con le modificazioni sociali, culturali ed economiche verificatesi negli ultimi decenni, la rilevanza di un fenomeno di massa.
Alle patologie già conosciute come il disturbo esplosivo intermittente, la cleptomania e la piromania se ne stanno affiancando altre emergenti quali ad esempio il gioco d'azzardo patologico, lo shopping compulsivo, l'atletismo compulsivo e la dipendenza da internet.
La fenomenologia del discontrollo viene descritta in maniera circolare, innescandosi sulla tensione e sull'arousal, passando all'atto con l'incapacità di rimandare od inibire gli impulsi, determinando una successiva modificazione affettiva o demoralizzazione arrivando alla dipendenza da gratificazione e mantenendosi tramite le possibilità di rinforzo.
Questi fenomeni sono stati studiati a livello neurobiologico con prove di "challenge" farmacologici e neuroimaging in vivo. Questo filone di studi ha fornito dimostrazioni, in parte controverse, sul ruolo comune e l'interconnessione dei diversi sistemi neurotrasmettitoriali, della noradrenalina, serotonina e dopamina, contribuendo alle ipotesi alle quali si fa riferimento per la terapia farmacologica.
Verrà affrontata su queste basi una revisione critica delle ipotesi eziopatogenetiche e delle scelte terapeutiche per questo spettro di disturbi.
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