La cattiva informazione in campo di organizzazione dei servizi di salute mentale è un problema centrale, per tutti ma sopratutto per i decisori politici. Peggio c'è solo l'informazione falsa e inaccurata o peggio non controllata con sistemi di qualità ormai ben conosciuti.
Per un manager sentirsi dire che è possibile razionalizzare dei servizi ad invarianza di LEA e di prestazioni, è pura musica. Sentirselo dire poi da "un esperto" del campo è una meraviglia inattesa.
Purtroppo le società scientifiche italiane che si occupano di psichiatria e salute mentale, non producono documenti, raccomandazioni, consensus conference sul tema dei modelli organizzativi e quindi manager e decisori, astutamente, si selezionano gli interlocutori.
Da qualche tempo pero' la Società Italiana di psichiatria fornisce agli iscritti la rivista Evidence Based Psychiatric Care, curata da Pacini Editore,in lingua inglese. La rivista on-line, open-access e peer-reviewed si avvale di un advisory board internazionale ed è recensita su Schopus, Psyinfo, Excerpta Medica, Indeex Medicus, Current Contens, etc.
Auspico che questa rivista, in quanto organo della Società Italiana di psichiatria, possa di per se rappresentare uno standard tecnico scientifico cui riferirsi, sia per i decisori aziendali che per quelli politici.
Con rammarico sottolineo che il recente decreto sugli standard ospedalieri, curato sotto il profilo tecnico da AGENAS, per la parte relativa alla salute mentale, è assolutamente privo di ogni base scientifica e logica. Questo danneggia i nostri utenti, ma fa bene alle casse delle aziende che continueranno ad usare la salute mentale come un bancomat.
Per cui per favore prestiamo attenzione!!!!
Buona giornata a tutti!
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