Sabato 8 marzo ho partecipato ad un incontro che si e' tenuto alla casa cantoniera autogestita di Parma.
Si e' parlato di gioco e di Slot Machine. Ho conosciuto i ragazzi del collettivo senza Slot di Pavia. Vi consiglio di visitare il loro interessantissimo sito www.senzaslot.it.
Finalmente un approccio al tema del gioco d'azzardo dal punto di vista della prevenzione e dunque dell'empowerment, cioè della attivazione della cittadinanza che rifiuta la delega agli "esperti" che fanno diventare sanitario un problema che e' sociale, economico e politico.
Per questo hanno organizzato una manifestazione che si e' svolta a Pavia il 18 maggio dello scorso anno.
Sto parlando della introduzione delle slot-machine nei bar di periferia e di paese. Questi bar che sono sempre stati luoghi di socializzazione dove si gioca a carte al bigliardo, si guarda la partita alla televisione, si commenta la vita quotidiana, con l'introduzione delle macchine sono diventate fabbriche di profitto per le compagnie che le gestiscono.
Lo spazio del bar e' diventato un "non -luogo" dove il consumatore alienato valorizza il capitale pagando per manovrare le macchine.
L'immaginario e' stato ampiamente colonizzato per cui il gioco,il play anglosassone si e' trasformato in gambling.
Il gioco e' caratterizzato da una interazione con l'altro e produce piacere in varie forme. Il gambling(l'azzardo) e' "al di la del principio di piacere" perche' si basa sulla "coazione a ripetere" e sviluppa un godimento " jouissance" narcisistico che annulla l'altro.La macchina e' erotizzata, diventa la dispensatrice del godimento perverso ma paradossalmente non e' la vincita il motore dell'automatismo di ripetizione ma la perdita. Si gode nel perdere perche' la perdita innesca il desiderio di ripetere all'infinito.
Che fare allora? Espandere il movimento che e' nato a Pavia lo scorso anno e come si fa? Si invita il collettivo anti slot a presentare il loro libro e si discute, si allarga l'iniziativa : il caffè e' piu' buono senza slot coinvolgendo i baristi, si organizzano tornei di briscola,scopone,scala quaranta,tressette e tutti i giochi che stimolano socialità e piacere condiviso.Si allarga lo spazio comune la' dove e' privatizzato dalle macchine, si costruiscono vincoli sociali.Si coinvolgono consigli comunali e regionali ad esprimersi sul tema,si chiede che il parlamento si esprima,si organizzano gruppi di auto aiuto per giocatori e famigliari,si aprono i centri sociali
Che il movimento si espanda!
Leonardo Montecchi
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