Dott. Auditore lei ha presentato in questo congresso un lavoro sull'esperienza di Playback Theatre sperimentata nell'ambito della Comunità presso cui opera. Può spiegarci di cosa si tratta?
Il Playback Theatre si definisce come un insieme di modi per strutturare lo spazio, per predisporre i tempi e le consequenzialità degli eventi .
E' il teatro dedicato alle storie personali, come riscoperta vissuta per riprendersi una dignità d'esserci.
Le tecniche e le metodologie terapeutiche del PBT sono maturate nell'ambito di un'esperienza formativa condotta dal prof. P. Carriolo, presidente dell'associazione Italiana Psicodrammatisti Moreniani. La partecipazione al corso, della durata di due anni, ha prodotto nella comunità, oltre all'acquisizione delle tecniche e delle metodologie, anche la creazione di un gruppo di lavoro con una buona qualità di comunicazione e di intesa. Il gruppo ha elaborato un primo canovaccio dal titolo "Il vulcano e la folla", che è stato proposto il 25/10/01 al teatro comunale di Trecastagni.
Qual è la peculiarità del PBT?
La peculiarità sta nell'interazione con il pubblico che diventa protagonista della sua storia, della sua immagine.
La valenza terapeutica è catartica sia per il gruppo degli attori che per il pubblico. Sono i pazienti che in qualche modo fungono da terapeuti. È stata un'esperienza faticosa ma altamente gratificante per tutto il gruppo, che certamente ripeteremo.
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