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Jaca Book e Psyché, la nuova sfida

9 Dic 20

A cura di vastopolis

A Natale regalo alcuni libri “Jaca Book”! Per una volta scrivo di una collana e non di un libro o, meglio, di una collana che, inaugurata dall’Editrice, oggi diretta da Sante Bagnoli e Vera Minazzi, fondata da Paolo Mangini e dallo stesso Bagnoli nel 1965, mette insieme libri di rilevante importanza. Si tratta di Psiché e, come spiega Minazzi in una nota editoriale, «adottiamo il termine greco Psyché, al posto dell’abusato e restrittivo “mente”, ben consapevoli di quanto possa apparire inattuale in tempi di trionfo delle neuroscienze e soprattutto con l’affermarsi assordante di prospettive riduzionistiche, inaccettabili rispetto alla complessità umana, antropologica e personale dell’esperienza psichica. Adottiamo questo termine con decisione, con il carico e l’alone di connotazioni e assonanze, da quelle più antiche alle più recenti. Psyché è il titolo che Derrida diede alle due raccolte di saggi, edite da Jaca Book, nelle quali il problema dell’”invenzione dell’altro” è nodale, nella sua ineludibilità e insieme nella sua radicale sfuggevolezza. L’esperienza psichica umana ha, nel proprio cuore, nel costituirsi stesso dell’esperienza mentale e intersoggettiva, anche una dimensione estetica. Il rapporto tra estetico e simbolico è centrale in filosofia, come in ampia parte del pensiero psicoanalitico contemporaneo, e la collana Psyché ospita anche queste confluenze. Psiché è una nuova sfida, raccoglie il testimone che ha attraversato il “secolo lungo” e ci auguriamo che sappia intercettare le luci di un’incerta alba».




Al momento, tra i primi titoli, figurano Fausto Petrella con L’ascolto e l’ostacolo. Psicoanalisi e musica; Paul Ricœur con Attorno alla psicoanalisi; Vladimir Jankélévitch con La musica e l’ineffabile; Vinicio Busacchi e Giuseppe Martini con L’identità in questione. Saggio di psicoanalisi ed ermeneutica; Giuseppe Civitarese con L’ora della nascita. Psicoanalisi del sublime e arte contemporanea; in attesa, nel 2021, di leggere Il pensiero psicoterapeutico di Raimon Panikkar e Oxford Handbook di psicopatologia fenomenologica, a cura di Stanghellini, Broome, Fernandez, Fusar-Poli, Raballo e Rosfort.
Jaca Book, rivolta tradizionalmente all’area filosofica, antropologica, artistico-letteraria e delle scienze sociali, iniziò negli anni Sessanta a pubblicare autori e testi di livello per le discipline della psiche, basti ricordare de Certeau, Lévinas, e gli stessi Ricœur e Derrida. Ora, continua Minazzi, «il progetto riprende rinnovato, ricollegandosi tuttavia all’ispèirazione di allora: pubblicare non tanto volumi specialistici sulle singole discipline della psiche, quanto testi che ne interroghino i fondamenti e li intersechino con altri ambiti disciplinari».
Come fa, splendidamente, il libro di Civitarese, “L’ora della nascita”, che ho appena finito di leggere restandone entusiasta, poiché, come scrive Nadia Fusini nella prefazione, «qui c’è uno psicoanalista che ha occhio, oltre che orecchio. E sguardo, oltre che ascolto. E ha fiducia: fiducia nell’arte della pittura che contempla, e nell’arte della parola, la psicoanalisi, che pratica».
Sono rimasto ancora assorto davanti al Viandante su un mare di nebbia, l’olio su tela di Caspar David Friedrich. Immagini, scritture, pensieri che si annodano felicemente tra spazi pieni di oscurità, palazzi celesti e sublimazione reinventata.
Grazie a Jaca Book parte un’idea antica e nuova, una sfida tutta da vivere e da …leggere.
L’inizio è scintillante.

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