Autore: Matsumoto Seicho
Casa Editrice: Adelphi
Traduzione di Gala Maria Follaco
Pagine: 208
isbn: 9788845933967
€ 15,30
Risvolto:
In un mattino di primavera una giovane donna entra nello studio di un illustre penalista di Tokyo. È Kiriko. Ha appena vent’anni, il volto pallido dai tratti ancora infantili, ma qualcosa di inflessibile nello sguardo, «come fosse stata forgiata nell’acciaio». Non ha un soldo e ha attraversato il Giappone dal lontano Kyūshū per arrivare fin lì, a implorare il suo aiuto. Il fratello, accusato di omicidio, è appena stato arrestato, e Kiriko è la sola a crederlo innocente. L’avvocato rifiuta il caso: non ha tempo da perdere, tanto meno per una difesa che dovrebbe assumersi senza essere retribuito. Kiriko si scusa con un piccolo inchino, esce dallo studio e così come è arrivata scompare. Il fratello verrà condannato e morirà in carcere qualche mese dopo, poco prima che l’esecuzione abbia luogo. È solo l’antefatto da cui prende il via questo gelido noir di Matsumoto. Dove un caso-fantasma, ripercorso nei minimi dettagli, lascia spazio a una vendetta esemplare che si fa strada da lontano. E mentre ogni colpa – consapevole o inconsapevole – viene pesata accuratamente, come su una bilancia cosmica, una tensione impalpabile, un «rumore di nebbia» accompagnano questa storia da cima a fondo. Finché lei, Kiriko, la ragazza del Kyūshū, non otterrà ciò che le spetta.
Recensione:
Il nome di Matsumoto Seicho viene continuamente accostato a quello di Simenon con il quale certamente condivide una notevole produzione letteraria, notevole sia per la quantità che per la qualità dei romanzi pubblicati. Personalmente mi auguro che i due grandi successi pubblicati in Italia da Adelphi, “Tokyo Express” e “La ragazza del Kyushu”, gli conferiscano l’identità esclusiva che merita.
Pubblicato in Giappone nel 1961 “La ragazza del Kyushu” è un giallo decisamente accattivante che ha per protagonista Kiriko, una giovane donna, caparbia e ostinata, che per cercare di salvare il fratello accusato di omicidio dalla pena capitale, tenta di ottenere l’assistenza legale gratuita del più illustre avvocato penalista di Tokyo.
Kiriko non ha alcuna risorsa economica ma è fermamente convinta dell’innocenza del fratello. L’avvocato, un uomo ricco e di successo, rifiuta malamente il caso e lei si vede costretta a tornare a mani vuote nella lontana regione dalla quale è arrivata, il Kyushu.
Questo l’antefatto di una storia intricata e appassionante che l’Autore costruisce seguendo da una parte il filone investigativo tipico del genere e dall’altra indagando nei sentimenti dei personaggi che oscillano, come in pendolo, dal desiderio di vendetta al pentimento.
Le atmosfere giapponesi, eleganti, ordinate e misurate, perfettamente rese nella traduzione di Gala Maria Follaco, rendono il romanzo una meravigliosa e imperdibile lettura.
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