Sono esattamente 15 giorni che la nuova POL.it e' on line, col suo carico di novita' ma anche con la possibilita' di valutare tramite GOOGLE ANALITICS il traffico verso la rivista e le modalita' qualititive e quantitative di fruizione dei suoi contenuti.
E' una analisi di grande interesse, su cui conto di tornare ancora in futuro, ma, fin da ora, credo valga la pena proporre alcune considerazioni preliminari restringendo tali considerazioni sul tema molto interessante delle vie di accesso alla rivista.
Ecco per intanto una immagine che fotografa il tema sulla totalita' degli accessi avvenuti in questi 15 giorni.
Quali dati mi hanno colpito di piu'?
Intanto che quasi il 40% delle visite deriva da una ricerca su GOOGLE e che un altro 40% deriva da link segnalati su Facebook, mentre il rimanente deriva, quasi totalmente, da link diretti ovvero dai Bookmarks di Psychiatry on line memorizzati nei browsers degliu utenti in arrivo.
Provando a fare una sommaria analisi dei dati piu' volta a stimolare una discussione che a trarre conclusioni anche parziali e mi pare evidente che:
- l'uso del motore di ricerca come mezzo per arrivare ad un contenuto e' la via prioritaria di accesso alle informazioni di rete, anche per coloro che conoscono un sito come e' probabile che sia vista la percentuale anche in rapporto agli utenti che ritornano a visitare POL.it e che regolarmente GOOGLE ANALITICS registra.
- Facebook sembra sempre piu' rappresentare uno strumento alternativo a GOOGLE come hub per l'accesso all'informazione, ma, in questo caso, si configura come una proposta di contenuto all'utenza del social network e non come una ricerca autonoma del navigatore di rete, nella logica dello share che per altro ne ha fatto la fortuna
- Nonostante i troppi "mi piace" sparsi su informazioni che in realta' non si approfondiscono (e questo mi pare uno dei limiti piu' grandi dei social networks su cui occorrebbe fare qualche considerazione specifica) Facebook resta uno strumento di diffusione e condivisione formidabile e molto molto potente e come tale importante specialmente per realta' di nicchai come questa
- circa il 20% arriva da strumenti mobili tablet e smartphones e questo da la misura dell'evoluzione delle abitudini di accesso alla rete a conferma per me che il futuro e' li' e che li' dovranno essere concentrati gli sforzi di sviluppo di uan comunicazione anche scientifica certo di servizio da parte di realta' come POL.it. In questo senso la mappa degli operatori della Salute Mentale che abbiamo sviluppato trova nel mobile un luogo perfetto di fruizione se un utente volesse troavre una risorsa psichiatrica agendo nelal logica di uan ricerca sul territorio dal territorio. Il dato piu' "sconvolgente" riguarda a questo proposito la fruizione dei video del nostro seguitissimo canale tematico su Youtube: qui la percentuale di fruizione tramite mezzo mobile arriva al 30% del totale degli accessi.
- il fatto che pero' circa il 20% dei nostri lettori sia rappresentato da persone "affezionate" ci lascia ben sperare nel futuro
Cio' che resta come sensazione e' che la maggior parte degli accessi sia puntiforme, con scarsa propensione all'approfondimento personale ed e' su questo tema che il nostro lavoro di redazione dovra' concentrarsi e molto nel futuro.
A breve raggiungertemo la ragguardevole cifra di 5000 files presenti sul nostro server, una massa di informazione notevole e per la specificita' della nostra disciplina poco o nulla sorpassata.
Cio' che mi auguro e' che i lettori ci aiutino in questa opera di valorizzazione promuovendone la conoscenza tra i colleghi e gli amici on line… il che' significa non fermamrsi al primo nodo al primo files ma approfondire scoprire e diffondere… il passa parola fa miracoli a volte in rete e crediamo che Psychiatry on line Italia meriti un po' di aiuto in questo senso come risorsa da scoprire e da trasformare sempre piu' in bookmark degno di ritorni e non solo di contenitore di contenuti di qualita' scoperti quasi per caso…
Ne parliamo?
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