Alla vigilia del terzo millenio, lo sviluppo della tecnologia della conoscenza ha fatto entrare l'umanita' nella terza fase dell'Enciclopedia: dopo il trasferimento orale, dopo la rivoluzione guttemberghiana siamo ormai arrivati alla fase digitale della distibuzione e della fruizione dell'umano sapere.
La rete mondiale INTERNET rappresenta la via di ingresso e di sviluppo diquesta definitiva svolta dell'organizzazione delle conoscenzedell'uomo.
Il passaggio dal mondo degli atomi al mondo dei bit obbliga il ricercatoree il clinico, il cui compito istituzionale precipuo e' rappresentato dalla diffusione e dall'utilizzo del sapere acquisito e dalla ricerca di nuove forme di conoscenza, a ripensare il suo ruolo e la sua funzione all'interno di una rivoluzione che non li puo' vedere spettatori passivi.
Da queste considerazioni nasce il nostro progetto e la convinzione della necessita' di porsi all'avanguardia nell'ambito di un fenomeno che se non seguito con la giusta attenzione potrebbe porci in posizioni di inaccettabile retroguardia culturale.
Sono queste in rapida sintesi le ragioni che mi hanno spinto ad accettare la proposta cortese ma insitente di Ben Green per un'edizione italiana della sua bella rivista.
Quali gli scopi che mi prefiggo nell'iniziare questa nuova avventura?
Fondamentalmente due: da una parte aiutare a far divenire gli psichiatri italiani membri "attivi" della comunita' elettronica mondiale e non piu' solo fruitori dei servizi da altri forniti ma propositori essi stessi di contenuti e tematiche che sono loro propri e specifici, dall'altra favorire attraverso la rivista lo scambio di informazioni e la nascita di collaborazioni nell'utilizzo di uno strumento, il Net, che io vedo principalmente come il piu' formidabile ed avanzato strumento dil avoro oggi disponibile per gli studiosi, per la velocita', la praticita'd'uso, la sempre maggiore quantita' di servizi disponibili in rete.
Non possiamo pero' in questo momento nasconderci dietro un dito e non riconoscere, per entusiasmo, che l'utilizzazione di strumenti telematici da parte dei ricercatori italiani nel campo biomedico e' ancora scarsa rispetto agli standard degli altri paesi piu' industrializzati. Infatti, nonostante il vero boom di questi ultimi mesi l'abitudine ormai consolidata in molti stati esteri di fornire il proprio indirizzo di posta elettronicae', in Italia, ancora oggetto di curiosita'.
Io mi auguro, nell'avviare la pubblicazione di questo periodico di potere con la collaborazione indispensabile dei Colleghi che vorranno diventare nostri Autori, di potere portare un piccolo contributo alla crescita della cultura psichiatrica nel nostro paese dal momento che, per sua natura, Internet e' fruibile da tutti e pertanto il bacino d'utenza potenziale può diventare di dimensioni notevoli, stante il tumultuoso aumento egli allacci che si sta verificando.
Ma Internet e' come il telefono, conta quello che ci metti dentro: mi auguro che il livello dei contributi sia all'altezza dei referees che hanno accettato di aiutarmi in questo lavoro.
Proprio in chiusura di questo primo editoriale introduttivo non possoesimermi dal ringraziare i Cattedratici di Psichiatria di Pisa, Prof.Cassano, di Genova Prof. Giberti e Conforto, di Napoli Prof. May, di Roma Prof. Pancheri che con la loro pronta disponibilita' e con la loro presenza danno a questa testata un prestigio e un respiro immediatamente nazionale,ne' posso tralasciare di ringraziare due amici che, ricoprendo cariche di grande responsabilita,' hanno voluto trovare il tempo, come gli altri referees per altro, di sobbarcarsi l'onore e l'onere di valutare i contributi che perverrano, mi riferisco al Dott. Ferrannini di Genova attuale responsabile della Psichiatria per la USL3 Genovese e al Dott.Kluzer di Milano, gia' primario di un'unita' psichiatrica dell'interland e da qualche mese vice presidente della Societa' Italiana di Psicoanalisi.
Ho cercato di raccogliere un gruppo di supervisori ai testi che fosse rappresentativo delle molte anime che si muovono all'interno della Psichiatria Italiana; ora sta a voi, cari Colleghi, dare contenuto alle onde psichiatriche del Net.
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