Il mio compito è stato quello di alternare poesie d'amore LGBT italiane e migranti a questioni tecniche sulla Psichiatria di Genere LGBT, la mancata depatologizzazione dell'Omosessualità in Italia e la questione molto complessa della Psichiatria dei Migranti, dalla cosiddetta Etnopsichiatria alla specifica condizione degli emigrati.
Claudio Tosi ha invece avuto il non facile compito di inquadrare le varie questioni dal punto di vista della attuale legislazione italiana, alternando le difficoltà giuridiche ai problemi reali e vissuti da persone sulle quali è dovuto direttamente intervenire come operatore sociale e come essere umano presso le varie istituzioni o a livello più profondo per garantire l'integrazione individuale nel contesto di Genova.
Le nostre considerazioni sono state introdotte da centinaia di immagini, che rappresentavano le culture e le civiltà dalla preistoria ai giorni nostri, attraverso le vittorie e le tragedie dell'amore. Insomma il pubblico ha potuto vedere le persone LGBT di tutto il mondo e di tutte le epoche, come le varianti di sesso e genere sono state rappresentate attraverso le miniature, le sculture, gli affreschi, i disegni e poi le fotografie.
Le mie diapositive, che di per sè sono suddivise in tre blocchi (Questione Migrante, Mancata Depatologizzazione e Psichiatria di Genere LGBT) sono visibili seguendo il link in PDF.
Di più facile comprensione potrà essere la nostra prima intervista, curata dall'organizzazione di 180×40.
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