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Previsioni sulla prossima campagna elettorale: gara di populismo

11 Gen 14

A cura di Barbara Collevecchio

La prossima campagna elettorale sarà improntata alla gara tra chi è più populista . Berlusconi per ora è in ritirata strategica ma i suoi consulenti ( tra cui spicca la preparatissima sondaggista Ghisleri), sanno benissimo che dopo l'uscita dal governo l'unica strategia politica percorribile è una competizione sul terreno del populismo di destra. Le truppe Berlusconiane preparano il terreno per contenuti che possano sottrarre voti al movimento grillino. La strategia di uscire dalla compagine di governo permette a Silvio di cavalcare sia l'anti europeismo, sia il concetto di responsabilità operosa su cui gioca il governo Letta. Lo spacchettamento del Centro Destra ha fatto cadere in picchiata Alfano che certamente tornerà all'ovile, permettendo all'area Berlusconiana di captare anche chi a destra era filo governativo. Se la parola d'ordine di Letta è responsabilità, la pancia degli italiani va in un'altra direzione. Per questo a Berlusconi non resta che cercare di sottrarre voti a Grillo. Il fatto che un programma televisivo come La Gabbia, sia tra i più visti de La7, conferma come  in questo momento non ci sia spazio per una riflessione o elaborazione di contenuti . Siamo nella fase  dell'istintualità :le pulsioni di morte freudiane, gli elementi alfa bioniani, gli istinti distruttivi, prevalgono e i leader populisti cercheranno di cavalcarli senza restituirli in elaborazione razionale. Gli spin doctor sanno bene che la maggioranza degli italiani, oppressi da crisi, disoccupazione e povertà, non sono in condizione di mentalizzare. Si possono sublimare gli istinti , si può mentalizzare quando la pressione istintuale non è prepotente. Quindi i partiti populisti cavalcheranno la pancia, in modo selvaggio. Lo stesso Renzi , dovrà cercare di concorrere su questo terreno almeno in parte altrimenti il suo profumo di rottura e novità perderà senso, scavalcato dalla protesta. Come nelle favole e in tutte le narrazioni semplicistiche c'è un nemico: incarnato nella madre cattiva Europa. La Merkel nella fattispecie incarna l'archetipo della mater tenebrarum , della matrigna, del seno malvagio con latte velenoso. Quando tutto il male viene proiettato sulla madre cattiva il figlio può identificarsi in un padre salvatore, nell'attesa messianica dell'eroe che uccide il mostro. Il leader populista non potendo elaborare questo conflitto deve cavalcarlo. Sarà una gara a chi riuscirà meglio ad incarnare il mito dell'eroe salvatore, a chi saprà cavalcare meglio la pancia degli istinti. In tutto questo l'elaborazione razionale dei conflitti passerà in secondo piano. Un compito che dobbiamo prefiggerci è smontare la propaganda attraverso il principio di realtà. In questo il Fact checking è molto utile perché serve a riportare il pubblico al principio di realtà, smontando le bugie o le soluzioni deliranti. Bisogna vedere quanta resistenza ci sarà negli spettatori: chi sta male cerca soluzioni facili, anche in modo irrazionale. 

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1 commento

  1. luca.ribolini

    Ciao Barbara, buon lavoro!
    Ciao Barbara, buon lavoro! (L. R.)

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