dove la pulsione si sgancia dal desiderio
diviene solo pulsione di morte.
Massimo Recalcati
Nuoterò verso te
Attraverso lo spazio profondo
Sconfinato
Acida come un bocciolo di rosa
Ti troverò uomo senza freno
Magro sommerso dal fango
Santo dell’ultima ora
E tu farai di me il tuo letto e il tuo pane
La tua Gerusalemme
da ‘Rapaces’, traduzione di trad. Rita R. Florit
Joyce Mansour
E come due felici impiccati incominciammo ad oscillare in un nuovo giorno.
E ti verrò a cercare con tutte le forze che ho.
Non mi volterò .
Riuscirò a portarti in vita.
Sfiderò le leggi di Dio.
Sfiderò le leggi della Terra .
Odio tutto ciò che è fintamente vivo.
Amo la decadenza quell'esser sulla soglia, spogliarsi di orpelli a un passo dal baratro.
È vedere prima di morire. Incontrare la purezza prima del soffio.
Come muore un desiderio?
Come muore una stella?
Come nasce uno splendido atrabiliare, uomo che vive con la morte accanto.
Letame prolifico. Cadavere in movimento.
Gli incontri avvengono a naso in su.
Sotto buona stella.
Mai incontro causò le stelle, per te.
Solo il primo attacco di smarrimento, nel gioco del dopo che c'è .
Non più, stelle.
Andare oltre.
Il buio.
Seduto a pancia in su attraversasti la via lattea, sfiorasti l'incontro.
Poi cadesti.
Vidi una grande palla infuocata a terra, ero io.
Le stelle cadono, i desideri nascono.
Ma non nacqui sotto buona stella.
I sidera vivono in terre infuocate.
Le decadi di vita furono ciò che non sai, poi venne giù il cielo.
Pioggia di asteroidi.
Corresti, ti riparasti ma la volta esplose, di nuovo le stelle.
Maledette.
Così belle lo costringeste a tirar su lo sguardo a staccarlo dall'orizzonte.
In alto, in alto .
Stai con me!
Stai con me?
Viaggio per l' impossibile.
Irraggiungibili.
Ma di notte si illuminarono pare indicassero una strada.
Il desiderio, stella numero uno è oltre.
La causa di una stella è sempre domanda di origine.
Domandare D'Io.
Mandasti parole al cielo.
La patologia del desiderio non ha a che vedere solo con il piacere dell'irraggiungibile, ma con la possibilità di varcare ciò che appare come splendente per arrivare a quella non luce che forse è origine di tutte le cose.
Atrabiliare, melanconico.
Il regno dei morti forse non è non vita, bensì la sua origine più pura .
Come essenza come fondamenta.
La patologia del desiderio racconta l'impossibilità di essere stati amati proprio da ciò che ami.
Non hai mai espresso un desiderio su di me?
Quando lo abbandonavi quel figlio si contraeva in spasmi e conati.
Sapeva il non sguardo.
Qualcuno chiama il mio nome?
La disperazione di sapere di non essere amati.
Le stelle non stanno a guardare, proprio te.
L'incontro è per sempre un buco nero.
Con violenza risucchia, implode.
Il nucleo si Placa, raffredda e muore.
La morte non fa paura a chi non nasce.
I morti tacciono.
L'assenza è il loro modo di esistere.
Mancanza ad essere.
Il buio la loro luce.
In tombe di vita io desidero morire.
Provo ad immaginare.
Dietro le stelle qualcosa mi appartiene. Un credo senza prove di esistenza.
Il miracolo, essere per il rifiuto.
La sfida nel rifiuto.
L'oltre, la possibilità di invertire il non desiderio dell"altro.
Quel giorno in cui poserai l'occhio sul mio essere
Accecherò lo sguardo
Per un istante
Proverai l'assenza, l'intermittenza, la non esistenza.
Il terrore, la paura.
Lo schifo.
Il bianco buio da cui emergerai sarà sostanza che unisce e separa.
Sarà distanza insopportabile ma inevitabile, da me.
Un giorno comprenderai l'amore antico quello che nasce dal non pensiero.
Dalla sostanza grigia, dal suo intreccio con la sostanza bianca che sputo ogni volta dalla bocca.
Oltre è l'ingovernabile il regno della massa in movimento perenne.
Non ti muovere.
Stai fermo.
Invece scivoli ti trasformi ti nascondi.
Dormi.
Scompari.
E poi ci sei.
Presenza muraria,
carcere a vita,
la tua presenza è
"L'ingovernabile".
La tua assenza diventa magnifica presenza attraverso un atto di devozione totale.
Via senza ritorno,
Il materno insegna ciò che appartiene a Dio.
Nominare senza necessità di risposta è camminare senza voltarmi
È credere senza esperienza che ci sei là,
proprio per me.
Le prove dell'esistenza sono il numero di volte che ho bisogno di ritrovarti là dove ti lascio.
Là ti ritrovo.
Là nasci.
E come due felici impiccati incominciammo ad oscillare in un nuovo giorno.
oh come l’ho baciato
nelle spighe sono cresciuti i chicchi
e il papavero gemendo
ha schiuso il suo
cuore irrigidito
l’ho baciato
sulla grassa terra rossa
all’ombra di un ulivo
l’ho baciato
i grilli sono ammutoliti
e l’aria trepidava
eccitata gli steli del mais
si sono messi a stormire
l’ho baciato
profondamente fino in fondo
a un pozzo dimenticato
dove echeggia ancora
la tua voce
l’ho baciato
il sole ha generato
un gemello color rubino
e nella luna si sono accesi
i corpicini inquieti delle nottole
il cielo è sprofondato nel suono
scarlatto delle campane a sera
l’ho baciato
con la sorella luna
giocavamo
con la sua cintura
e i galli hanno perso
la loro voce traditrice
sette stelle precoci
hanno chiuso gli occhi
nell’ombra del fico
cresceva un arcolaio
con l’alito abbiamo dipanato
un filo di ragnatela
e come
due felici impiccati
cominciammo a oscillare
in un nuovo giorno
Barbara Korun
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