Il progetto intende riqualificare l’assistenza ai bambini/adolescenti/adulti con diverse problematiche di salute mentale attraverso una maggiore integrazione dei servizi afferenti ai Dipartimenti di Salute Mentale (età evolutiva/adulta) delle Aziende Sanitarie Locali con l’intera gamma dei servizi sanitari e sociosanitari, soprattutto distrettuali. Il progetto, attraverso una riqualificazione della rete dei servizi, intende: – Interconnettere, sfruttando le nuove tecnologie e la digitalizzazione, i servizi di salute mentale all’intera gamma dei servizi sanitari e sociosanitari, soprattutto in ambito di integrazione con l’assistenza primaria, i dipartimenti di prevenzione e i servizi sociali (terzo settore, associazioni di volontariato, etc.); – Garantire la continuità del sistema di cure per la salute mentale attraverso un coinvolgimento reciproco ed una integrazione formalizzata tra i servizi per l’età evolutiva e quelli dell’età adulta in modo tale da consentire la diagnosi dei disturbi mentali in età evolutiva e il coordinamento integrato degli interventi per la persona nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta, incluso i contatti con i servizi scolastici per salvaguardare il diritto allo studio e alla socialità e gli interventi per i bisogni specifici in particolare nel passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta. – Ridefinire nuovi standard qualitativi delle strutture dedicate alle persone con disturbi mentali rendendole maggiormente aderenti ai loro bisogni/aspettative, valorizzando il loro carattere riabilitativo/abilitativo per promuovere le autonomie sociali e personali dell’individuo; – Valorizzare le competenze degli operatori impegnati nei servizi di salute mentale e implementare gli interventi formativi, tenendo conto che, da studi di comunità nei Paesi dell’Unione Europea, il 27% della popolazione adulta (18-65 anni) ha sperimentato almeno un episodio di disturbo mentale nell’ultimo anno (inclusi problemi derivanti dall'uso di sostanze, psicosi, depressione, ansia e disturbi alimentari). Attraverso la realizzazione di soluzioni abitative, strutture sanitarie e sociosanitarie, di piccole dimensioni (4/5 posti letto con sostegno da 6-12 o 24 ore), intende sviluppare progetti di edilizia sostenibile e a basso impatto ambientale. Il progetto, inoltre, tramite interventi educativi utili all’abilitazione/riabilitazione degli assistiti, consentirà anche a fasce di popolazione, spesso emarginate, di superare il divario nell’accesso alle informazioni e all’utilizzo di piattaforme digitali, anche dedicate all’intervento a distanza e di possibile supporto al superamento dello stigma Il progetto ha considerato l'attivazione di 1 CSM ogni 100.000 abitanti e 1 servizio NPIA ogni 250.000 abitanti. Considerando un costo unitario di ristrutturazione di 360000 euro a struttura, la stima è di circa 300 milioni di euro. Tenuto conto che si intendono rimodernare le strutture residenziali per soggetti affetti da salute mentale, la stima complessiva delle ristrutturazioni sull'intero territorio nazionale arriva a 700 milioni.
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