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Rorschach, quelle macchie d’inchiostro ancora tra noi

2 Feb 22

A cura di Davide D'Alessandro

Quelle macchie d’inchiostro non sono soltanto semplici macchie. Per rendersene conto, basta aprire e leggere questo libro possente e completo, edito da Raffaello Cortina, che ha per titolo “Il Rorschach nel ciclo di vita”, scritto da Mauro Di Lorenzo e Laura Parolin. I due psicoterapeuti aiutano a conoscere il Rorschach, a utilizzarlo e a interpretarlo, ma ne sviluppano anche i compiti evolutivi nei preadolescenti e negli adolescenti, nei genitori e nei giovani adulti, negli adulti e negli anziani, oltre a illustrare, in una efficace postfazione, come sia possibile divenire un rorschachista.
Precisano gli autori: “In questo volume il protagonista sarà il Comprehensive System (CS) di Exner (2003). È un sistema migliore degli altri? No, ma la domanda è mal posta. Un suo pregio è certamente quello di andare oltre sia a un approccio intuitivo alle interpretazioni del Rorschach, che privilegia l’esperienza e la soggettività dell’esaminatore, sia a un approccio d’autorità che porta ad assumere per vero ciò che è stato riferito da un autore, riproponendo temi di appartenenza e di identificazione con prospettive, scuole o teorie. Il CS propone un approccio contestuale: le ipotesi interpretative sono tratte da un’attenta analisi del processo di risposta e dei suoi corrispettivi comportamentali, passando da quanto una persona fa durante la somministrazione del Rorschach a quanto farà se lasciata libera di agire e di scegliere in base alle proprie preferenze”.
L’obiettivo è presentare l’utilizzo del Rorschach CS nella prospettiva psicoanalitica e nella componente evolutiva. È un libro per i clinici, per gli studiosi, per docenti e allievi ma, ciò che più conta, è un libro che si legge con il piacere di apprendere su ciò che, magari, fino a oggi ci ha incuriosito.



Le macchie d’inchiostro non sono soltanto semplici macchie. C’è chi può vederci ciò che vuole ma c’è anche chi, con estrema serietà, è in grado di scriverci su un libro che aiuta a comprendere, a districarsi tra le maglie di un’indagine complessa e mai definitiva. È passato un secolo da quando quelle macchie hanno suscitato interesse. Gli studi che si sono sviluppati, nel corso del secolo, hanno contribuito a rendere noto e praticato il modello. Di Lorenzo e Parolin spiegano la loro scelta, come sia possibile riflettere sulla patologia utilizzando il test di Rorschach nella clinica, che resta, per usare le parole di J.H. Kleiger nella lettera aperta a Hermann Rorschach, “un esperimento ricco e ineffabile che rimane un mistero che nessuno è riuscito sinora a risolvere del tutto. Abbiamo semplicemente dieci macchie di inchiostro…alcune in bianco e nero…alcune colorate… e altre fortuitamente grigio-scurali perciò, caro Dr. Rorschach, hai risvegliato la nostra curiosità, sfidato il nostro intelletto, e stimolato la nostra immaginazione. Grazie. E vorrei farti sapere che il tuo Wahrehmungs Esperiment è in buone mani. I tuoi pro-pro-nipoti rorschachisti porteranno avanti e continueranno a sviluppare il tuo lavoro. Hai creato qualcosa in movimento, che tuttora si muove. E non si acquieterà”.
Il libro di Di Lorenzo e Parolin conferma la sostanza della lettera di Kleiger.

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