Che cosa è la vita in fondo, se non continua rappresentazione?
Voglia di rivedere un’antica delizia, magari vista tanto tempo fa e dimenticata, o rivista distrattamente in televisione per caso? Allora non si perda la brevissima occasione: in ottima versione restaurata da Teodora Film, torna nelle sale italiane “To be or not to be” (infelicemente tradotto in Vogliamo vivere!) capolavoro intramontabile del genio raffinato di Ernst Lubitsch girato nel 1942, ma ancora incredibilmente moderno.
Garbo, intelligenza, humour e ritmo perfetto per una commedia-metafora sulla vacuità ottusa del potere nazista, ridotto a recita caricaturale e tragicamente spassosa. Una felice compagnia di teatranti polacchi riesce ad avere la meglio, grazie al miracolo dell’arte, sul regime folle del Fuhrer e a proteggere la Resistenza, ribaltando ruoli e giocando ad incastri e travestimenti in cui non si sa più chi è veramente chi. Cos’è davvero reale e cos’è la finzione? Quale il sipario che chiude la scena della tragedia del Novecento?
Una cosa è certa: solo l’arte e la possibilità di una mise-en scène dei nostri conflitti, rappresenta la vera salvezza.
Buona visione!
Ricordo di aver visto questo
Ricordo di aver visto questo film anni fa da piccolo e di essermi divertito molto. Adesso lo guarderei con maggiore partecipazione, sapendo che è di Lubitsch, considerato da Billy Wylder suo maestro. Grazie della preziosa segnalazione e della promettente rubrica. A presto!
Luca Ribolini