Vi sono moltissime scale self-report per la valutazione dei sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo, alcune delle quali validate in lingua italiana (es. OCI-R, VOCI, Padua Inventory, ecc.), nonché la ben nota intervista strutturata Y-BOCS, del quale al momento non esiste una versione ufficiale italiana di cui siano pubblicate le proprietà psicometriche.
In generale, comunque, gli strumenti self-report indagano i sintomi ossessivo-compulsivi chiedendo al soggetto se presenta o meno specifiche ossessioni o compulsioni prototipiche (es. lavaggio, controllo, ordine, ecc.). Sappiamo però come le manifestazioni di questo disturbo siano molto eterogenee, e non a caso la Y-BOCS prevede una lunghissima checklist qualitativa prima di passare alla valutazione quantitativa della gravità dei sintomi. Di conseguenza, nessuno strumento self-report tra quelli comunemente utilizzati può cogliere tutte le sfumature del disturbo, dal momento che ognuno analizza specifiche ossessioni e/o compulsioni, con il risultato che vi sono molti falsi negativi. Va poi notato che buona parte delle scale indaga anche i sintomi di accumulo, ormai considerati parte di un disturbo a sé stante (Hoarding Disorder nel DSM-5). Infine, quasi mai i self-report indagano la dimensione di evitamento, che spesso è preponderante e garantisce al soggetto l’astensione dalla compulsioni; ciò comporta che coloro che usano massicciamente l’evitamento vengono valutati come molto meno gravi di coloro che si espongono a ciò che attiva le ossessioni ma le neutralizzano con rituali compulsivi.
Per ovviare ai suddetti problemi, Jonathan Abramowitz e un gruppo di collaboratori internazionali (Abramowitz et al., 2010) hanno recentemente proposto la “Dimensional Obsessive Compulsive Scale” (DOCS), che pur essendo un self-report di rapida somministrazione indaga il fenomeno in un’ottica dimensionale, con maggior attendibilità e validità rispetto alle tradizionali scale psichiatriche. Essa inoltre valuta i sintomi del disturbo su quelle che ad oggi la letteratura scientifica riconosce come le sotto-dimensioni universalmente riconosciute di DOC: (1) Contaminazione/lavaggi, (2) responsabilità per il danno/controllo, (3) Pensieri inaccettabili o ripugnanti, (4) Bisogno di ordine e simmetria.
Questa nuova scala sta diventano rapidamente il “gold standard” tra i self-report per la valutazione dei sintomi DOC ed è stata largamente impiegata nella ricerca scientifica degli ultimi 3-4 anni. Lo strumento è composto da 10 item valutati su scala likert da 0 a 4. Per ogni dimensione vengono forniti degli esempi tipici di preoccupazioni ossessive e viene chiesto al soggetto di esprimere una valutazione rispetto a 5 parametri: tempo occupato dalle ossessioni, evitamenti conseguenti, livello di disagio generato dalle ossessioni, invalidazione quotidiana determinata dalle ossessioni, difficoltà a ignorare le ossessioni e a resistere alla compulsioni.
La Dimensional Obsessive Compulsive Scale è stata tradotta in italiano e validata su largo campione non clinico e clinico ad opera del gruppo di ricerca coordinato da Gabriele Melli. I risultati dello studio sono stati pubblicati recentemente sul Journal of Psychopathology and Behavioral Assessment (Melli et al., 2014), e lo strumento è disponibile e liberamente scaricabile online da questo link.
Abramowitz, J. S., Deacon, B. J., Olatunji, B. O., Wheaton, M. G., Berman, N. C., Losardo, D., Timpano, K. R., McGrath, P. B., Riemann, B. C., Adams, T., Björgvinsson, T., Storch, E. A., & Hale, L. R. (2010). Assessment of obsessive-compulsive symptom dimensions: development and evaluation of the Dimensional Obsessive-Compulsive Scale. Psychological Assessment, 22, 180–198.
Melli, G., Chiorri, C., Bulli, F., Carraresi, C., Stopani, E., & Abramowitz, J. S. (2014). Psychometric properties of the Italian version of the Dimensional Obsessive-Compulsive Scale (DOCS) across non-clinical and clinical samples. Journal of Psychopathology and Behavioral Assessment. DOI 10.1007/s10862-014-9450-1
Grazie per il materiale che
Grazie per il materiale che avete messo a disposizione.
Al di là della loro importanza, è piacevole rilevare la gratuità con la quale voi lo proponete: è veramente imbarazzante cercare sul web una informazione ed essere rimandati a una pagina ove si pubblicizzano i libri che
trattano quegli argomenti che si cercano.