Fin dalla sua nascita, come ipotesi di lavoro, POL.it ha appoggiato la realizzazione del primo Congresso Internazionale "INTERNET & SALUTE MENTALE" che si è chiuso con un ottimo successo di pubblico e soddisfazione intellettuale per i partecipanti nel Febbraio 1998.
Ora lo stesso impegno sarà dedicato all'appoggio per la realizazzione del II ° Congresso Internazionale "INTERNET & SALUTE MENTALE" che si terrà a Roma nell'autunno del 1999.
Già ora è possibile iscriversi alla specifica mailing list che è stata aperta dal Dipartimento di Genova che in collaborazione con l'Istituto di Psichiatria e Psicologia della Cattolica organizza questo evento.
Potete accedere alla form di iscrizione alla lista direttamente dalle pagine di POL.it.
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Questo mese la navicella di POL.it entra nel suo quarto anno di vita (ho rispolverato per l'occasione una vecchia immagine che usai simbolicamente nei primi numeri della rivista, proprio per dare un senso di continuità ad un'impresa che ha cercato, pur tra mille fatiche e difficoltà, nella coerenza e nella continuità di avere la propria ragion di essere in rete) e per l'occasione cambia ulteriormente pelle, agghindandosi di una nuova veste improntata al verde: si tratta di una veste grafica provvisoria in attesa di un'ulteriore serie di modifiche, sempre volte al raggiungimento di una sempre migliore navigabilità del sito, che prenderanno il via nel prossimo autunno.
Già fin d'ora però è da consideransi definitivo il nuovo marchio e la nuova homepage frutto della creatività del nostro grafico Stefano Piccardo, che con la consueta abilità sa tradurre sullo schermo al meglio le ipotesi di lavoro che gli propongo.
Proprio perchè siamo entrati nel quarto anno, ho pensato fosse utile andare a rivedere negli archivi di POL.it quanto avevo scritto nei miei precedenti 31 editoriali allo scopo di verificare se iniziative e propositi spesso là esposti avevano avuto una estrinsecazione reale nello sviluppo della testata o se erano rimasti nel libro dei sogni di un'esperienza in ogni caso gratificante quale è stata la conduzione di questa iniziativa nell'arco ormai lungo della sua vita sulla Rete.
Posso affermare con soddisfazione che molti degli obiettivi che mi ero posto nel momento in cui mi sono imbarcato in questa avventura sono stati raggiunti, anche se come vedremo molto cammino ancora occorre fare:
nel tempo si è creato prima di tutto un solido ed affiatato gruppo di lavoro, che in cuor mio spero si allarghi sempre di più;
POL.it è stata la prima rivista on line psichiatrica italiana ed è ormai stabilmente la più letta in rete, con percentuali di crescita significative e costanti;
i suoi contenuti stanno mese per mese costantemente crescendo sia in quantità (nell'ultimo mese ho inserito più di cento nuovi files!!!) che, e questo è ciò che più conta, in qualità con proposte uniche come "LO SPECIALE VENT'ANNI DI 180" che può con buona raggone definirsi lo spazio di reference, dentro e fuori la rete, su questo tema per la psichiatria italiana per la ricchezza e la complessità dei temi trattati e dei contributi prestigiosi inseriti;
POL.it può considerarsi realmente un "case history" nell'ambito psichiatria italiana nel momento in cui nella sua redazione lavorano gomito a gomito colleghi, prestigiosi e preparati, provenienti da esperienze professionali e lavorative diverse, uniti nello sforzo, volontario e non retribuito, di realizzare un'impresa corale, ma non per questo non problematica nella sua costruzione culturale come deve essere ogni buona risorsa web.
POL.it rappresenta un'anomalia nel panorama della cultura psichiatrica italiana ma come dice Thomas S. Kuhn (1922-1996) è dalle anomalie che nascono le rivoluzioni: nel nostro caso rivoluzionario non è soltanto il modo di proporre cultura (l'ipertesto, la partecipazione, il rifiuto dell'accademia per l'accademia) ma anche e soprattutto l'avere individuato nella rete lo strumento migliore per la diffusione della conoscenza, considerando noi la rete uno specchio fedele della complessità reticolare della nuova assistenza psichiatrica che sempre di più dovrà trovare nuovi paradigmi per rispondere alle richieste della sua utenza e per individuare forme nuove ed avanzate di formazione ed informazione.
Ancora molta strada vi è però da fare: i nostri appelli per una partecipazione attiva alla discussione ed all'ampliamento dialettico degli spunti che nelle varie sezioni di POL.it proponiamo, cadono spesso inascoltati, ancora troppi colleghi hanno una visione passiva e non partecipata dell'utilizzo di questi strumenti; l'aumento esponenziale dei nuovi collegamenti in Italia non può però non farmi ben sperare che lentamente la situazione cambi ed evolva verso quella reticolarità di stimoli culturali ed informativi che, sola, può garantire la nascita di un nuovo pensiero non cumulativo ma critico, non settario ma problematico.
Forse è proprio per questo, perchè ho grandi aspettative, perchè con la redazione stiamo preparando grosse iniziative per il prossimo futuro, che da questo mese POL.it è diventata verde speranza.
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