Nota editoriale de La Psicoanalisi, 19, 1996
È con ironia che la Prospettiva della Città ideale, quadro attribuito a Piero della Francesca, rimanda alla Polis analitica, meglio raffigurabile, forse, dalla torre di Babele o dall'inferno dantesco. O dal vuoto assoluto.
Eppure la scelta di questa illustrazione indica un punto prospettico, ideale se si vuole, oppure utopico, di ciò che ci si sarebbe potuti attendere dalla psicoanalisi, dopo cent'anni dalla sua nascita.
Non ci si attende certo dalla psicoanalisi una Città restaurata, e nemmeno una Città guarita o una Città perfetta. Evidentemente l'aspetto terapeutico è sempre presente nella psicoanalisi. E non è di poco conto. Eppure il terapeutico non esaurisce la sua funzione. Poiché la funzione essenziale della psicoanalisi è quella di svelare la trama che annoda un godimento in eccesso – interdetto, diceva Freud – agli esseri che parlano, proprio perché sono esseri fatti di linguaggio.
Quindi la Città analitica non è una Città di collaboratori che lavorano omogeneizzati per il padrone, chiunque esso sia, ma è una Città i cui cittadini – uno per uno – hanno acquisito, e direi sulla propria pelle, un sapere nuovo, un sapere di cui l'umanità non vuole sapere nulla – inconscio, diceva ancora Freud.
Per arrivare a tanto hanno dovuto smontare la loro macchina fan-tasmatica, quella che assicurava loro un qualche accesso al godimento, foss'anche intriso di sintomi.
E da una simile disfatta testimoniare non già un desiderio tragicamente in impasse, ma un desiderio comicamente nuovo – inedito, dice Lacan – che segna da un lato un nuovo patto con la pulsione e dall'altro un lasciarsi prendere come oggetto che causa il desiderio del soggetto dell'inconscio.
    Il testo di Lacan riportato in questo numero de La Psicoanalisi è l'intervento pronunciato alla Radio francese in occasione della pubblicazione degli Scritti presso l'editore Seuil. Gli Scritti sono essenziali per la formazione dello psicoanalista. E dipende da questa formazione se ci sarà, oppure no, un abbozzo di Città analitica, e su questo tema la Scuola Europea di Psicoanalisi ha promosso nel luglio dello scorso anno il convegno riportato in questo volume.
    Il piccolo discorso all'O.R.T.F. è pubblicato ora negli Altri scritti (Einaudi).

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LANCAN E IL LINGUAGGIO

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TRA ETICA E TECNICA

INTRODUZIONI ALLE TRADUZIONI ITALIANE DEI TESTI DI LACAN

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LE PSICOSI E IL BAMBINO