Percorso: Home 9 Epistemologia e storia 9 L’educazione sentimentale dei bambini

L’educazione sentimentale dei bambini

8 Nov 23

A cura di Sarantis Thanopulos

In Italia l’educazione sessuale degli adolescenti nelle scuole è inesistente. In altri paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna) è parte del programma scolastico e consiste in lezioni sulla psicobiologia sessuale, sull’attività sessuale e riproduttiva, sugli orientamenti sessuali, sulla violenza, sull’aborto e sui metodi contraccettivi. Aiuta gli adolescenti nella gestione della loro sessualità e nella definizione della loro identità e del loro orientamento sessuale. A coprire il vuoto nel nostro paese ci pensano molte case editrici che pubblicano libri di informazione sessuale concreta anche per i bambini.  

L’estensione dell’educazione sessuale ai bambini è fonte di polemiche: da una parte si teme che possa corrompere la loro “innocenza” e, dall’altra, si crede che li possa aiutare a crescere affettivamente e eroticamente. Entrambe le visuali sono infondate. I bambini non sono “innocenti”: il loro mondo interno è attraversato, in modo del tutto naturale, da correnti affettive e libidiche che mescolano l’aggressività con la compassione, l’odio con l’amore.  Sono esposti a dinamiche di seduzione e a paure di castrazione del loro desiderio che fanno parte del loro percorso evolutivo. Le favole tradizionali danno espressione indiretta alle loro “teorie sessuali” in cui sadismo e masochismo, preoccupazione per l’altro e crudeltà, egoismo e altruismo, sovrapposizione e differenza dei sessi, prendono forma simbolica pre-significante in attesa di una comprensione adeguata delle differenze erotiche e dell’esperienza sessuale effettiva. 

Al tempo stesso, i bambini ignorano la realtà della sessualità genitale. Non dispongono della maturità psico-corporea necessaria per impadronirsene e viverla. La sessualità infantile è pregenitale, ha un “linguaggio” diverso da quello della sessualità adulta che fa capolino nella nostra vita con l’adolescenza.  

Ferenczi, importante allievo di Freud, ha per primo ammonito che i due linguaggi non devono confondersi. Nella famiglia ci deve essere una chiara linea di demarcazione tra la sessualità dei bambini e quella dei genitori: Pontalis, raffinato psicoanalista francese, scrisse che tra la stanza dei figli e quella dei genitori ci debba essere un “corridoio” che unisca e separi. Nondimeno, i bambini acquisiscono un’intuizione della sessualità dei genitori attraverso la relazione con il corpo erotico della madre. Il grado e la qualità dell’apertura di lei al loro desiderio riflettono la sua apertura al proprio partner sessuale adulto (il padre o chi per lui) anche se le modalità di soddisfazione sono diverse. Con la costituzione di un desiderio genitale (edipico) verso entrambi i genitori, i bambini si trovano senza i mezzi necessari per sostenerlo. Entrano in una fase di attesa che li allontana dall’endogamia, in cui la percezione affettiva e erotica (un’atmosfera emotiva) di una sessualità altra più complessa e intensa diventa presentimento di ciò che sarà a tempo dovuto.  

L’educazione sessuale dei bambini slitta inevitabilmente nell’informazione tecnica e lascia il tempo che trova. La loro preparazione alla sessualità deve passare attraverso un’“educazione sentimentale” fondata sul fatto che in essi l’eros (attraversato da inquietudini e aporie) trova la sua espressione più libera e serena nella sensualità dei loro legami affettivi. La cosa più importante è che il loro mondo interno non sia influenzato dagli stereotipi e dai pregiudizi che abitano la vita dei genitori. Per evitarlo è sufficiente che si racconti loro (in modo giocoso e poetico, non indottrinante) che gli esseri umani vanno considerati e amati nella loro varietà: come donne e uomini, come eterosessuali, omosessuali, bisessuali e transessuali. Bisogna aprire ai bambini l’intero campo dei sentimenti umani, all’interno del quale faranno nel momento giusto le loro scelte sessuali, senza farle coincidere con l’intero spazio affettivo della vita.

Loading

Autore

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caffè & Psichiatria

Ogni mattina alle 8 e 30, in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria in diretta sul Canale Tematico YouTube di Psychiatry on line Italia