Sono raccolte qui alcune delle note editoriali ai numeri della rivista La psicoanalisi, che Di Ciaccia ha scritto lungo circa tre decenni, in cui è stato, ed è, Direttore responsabile di questa ricca pubblicazione del Campo Freudiano, con la direzione scientifica di J.-A. Miller.
Ci sono alcuni lavori di Antonio Di Ciaccia che hanno uno stile così autenticamente didattico che danno presto l’impressione al lettore, e all’uditore, che quello che apprendono sia cosa loro, la mia lettura di Lacan, sì, ma con l’aiuto di alcune mappe e bussole.
L’autore si mette a lato con tale discrezione e fa emergere la concatenazione logica, quasi del tutto, senza orpelli, così da servire al compito educativo. Anche i neofiti, giovani o meno, trovano presto posto, poi, che non vinca la fretta, ma l’ubbidienza selettiva, nel senso che non scegliendo chi servire, si rischia di ubbidire a tutti.
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Ci sono alcuni lavori di Antonio Di Ciaccia che hanno uno stile così autenticamente didattico che danno presto l’impressione al lettore, e all’uditore, che quello che apprendono sia cosa loro, la mia lettura di Lacan, sì, ma con l’aiuto di alcune mappe e bussole.
L’autore si mette a lato con tale discrezione e fa emergere la concatenazione logica, quasi del tutto, senza orpelli, così da servire al compito educativo. Anche i neofiti, giovani o meno, trovano presto posto, poi, che non vinca la fretta, ma l’ubbidienza selettiva, nel senso che non scegliendo chi servire, si rischia di ubbidire a tutti.
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