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Il libro, pieno di tabelle esemplificative e corredato di un Dvd che contiene il video di alcune storie riportate nel testo, ha il merito di fornire attraverso degli esempi e un linguaggio molto chiari, alcune indicazioni educative utili a tutti quei genitori che navigano oggi nel mare magnum delle possibilità educative, e quindi della confusione educativa, favorita anche dall’ideologia narcisistica dominante nel mondo occidentale per cui non è bene porre argini ai desideri e alla libertà degli individui. Una mentalità tanto più pericolosa quanto più si diffonde o trova sostenitori anche nelle istituzioni (i media, la scuola, la famiglia, ecc.) che ad essa invece dovrebbero porre un argine.
Proprio per il linguaggio usato, per gli esempi riportati e la mole del testo, che rendono il lavoro sicuramente un saggio di tipo divulgativo, non ci si poteva attendere quel livello di approfondimento clinico-scientifico che avrebbe reso un po’ più complete alcune ipotesi avanzate e che avrebbe probabilmente eliminato una certa tendenza alla semplificazione, relativa soprattutto al ridurre comportamenti e alterazioni di alcune capacità psichiche di bambini e/o adolescenti a alterazioni anatomo-funzionali facilmente localizzabili (una spiegazione che ricorda molto, seppur in un’ottica un po’ diversa, certe vecchie spiegazioni organicistiche dei sintomi psichici). Ma, al di là di questo aspetto, rimangono i già citati meriti del testo, che potrà costituire una guida utile per quei genitori in cerca di risposte – poche, ma chiare – relative agli atteggiamenti che sarebbe meglio assumere dinnanzi ad alcune richieste o provocazioni dei propri figli.
Ben venga quindi il libro di un esperto del settore che prende finalmente una posizione netta in merito a questioni – ormai sotto gli occhi di tutti – decisive per il futuro (e il cervello) delle giovani generazioni, nonché per la serenità dei genitori e lo sviluppo della nostra società nel suo complesso.
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