La salutementale rappresenta una delle ultime frontiere nel miglioramento dellacondizione umana. Di fronte allo stigma e alla indifferenza diffusa, lasalute mentale deve essere ora posta tra le priorità internazionali.
Con questacoraggiosa affermazione si apre questo testo che rappresenta anche un manifestopolitico e culturale per chi si occupa a vario titolo di salute mentale,fornendo indirizzi e valutazioni per intraprendere i passi necessari peraffrontare in tutto il mondo i carichi personali e sociali conseguentialla malattia mentale ed ai problemi comportamentali relativi.
A livellomondiale, nei paesi sviluppati ed in quelli in via di sviluppo, la malattiamentale ed i comportamenti dannosi alla salute impongono un prezzoterribile in termini di sofferenza umana, evidente nel disagio e nelladisperazione di individui malati e nell'angoscia delle loro famiglie edin termini di costi sociali ed economici dovuti alla perdita di produttivitàed al maggior uso di servizi medici e sociali. La tragedia è anchemaggiore – secondo il punto di vista degli autori – perchè granparte di queste sofferenze potrebbero essere evitate se le autoritàsanitarie si impegnassero a mettere in pratica le conoscenze fin'ora acquisitein campo scientifico.
Anche coloroche riconoscono l'importanza della malattia mentale per la salute pubblicanelle nazioni industrializzate troppo spesso liquidano il problema comepoco importante nel mondo in via di sviluppo dove la salute complessivaè tanto peggiore. Le informazioni riassunte in questo volume cercanodi evidenziare quanto questa posizione sia sbagliata.
Se noninterveniamo ora, i progressi senza precedenti degli ultimi quarant'anninel ridurre la mortalità infantile, nel migliorare la salute fisicae nell'aumentare l'aspettativa di vita in tutto il mondo, sono a rischiodi essere annullati da una costante crescita dei problemi mentali e comportamentali.
Siamo oggiin grado di diagnosticare schizofrenia e depressione come malattie mentali,ma stigmatizziamo le persone che ne soffrono e non riconosciamo facilmenteche possano essere curate, così come prendiamo in considerazionela distruzione fisica conseguente a disastri naturali o guerre, ma nonriusciamo a vedere l'enorme danno psicologico che essi causano. Spessopoi vengono presi più in seria considerazione i disturbi fisicirispetto a quelli psichici come se no nsi verificassere contemporaneamentenella stessa persona e come se si potessro separare, quasi appartenesseroa sfere non comunicanti.
Il sottotitolodella prima edizione di questo libro era "problemi e priorità neipaesi a basso reddito", ma nell'edizione italiana è statorettificato in popolazioni a basso reddito: questa correzione nonè solo linguistica, ma soprattutto concettuale, in cui si vuolesottolineare come gli stessi paesi sviluppati abbiano titolo ed interessea svolgere attività di ricerca sulla cause dei disturbi mentalie sulla valutazione dei programmi di salute mentale che nelle societàa basso reddito hanno avuto buon esito.
Questo ponderosostudio interdisciplinare dimostra come il carico dei disturbi mentali continuaa crescere.
Le piùimportanti cause di infermità sono rappresentate dai disturbi depressivi,le lesioni auto provocate, la demenza e l'alcool-dipendenza.
Lo slogancon cui oggi il NMH (Nations for Mental Health) spera di guadagnareun vasto sostegno è "la salute mentale è possibile e la malattiamentale è trattabile" e il programma conta di far aprtire progettipilota in ciaascuna delle sei aree di competenza dell'OMS.
Il progettoWorldMental Health del Departement of Social Medicine continueràa lavorare aggiornando le conoscenze di base, organizzando conferenze internazionalisulla ricerca in campo di politica sanitaria e sui servizi identificandoprogrammi di salute mentale da diffondere attraverso un rete internazionaledi tecnici e politici.
0 commenti