Il gruppo osservato è stato condotto dal Dott. Marco D’Alema ed era costituito da 18 partecipanti. Molti dei temi trattati fanno riferimento a temi che sono emersi nei precedenti seminari. È emerso il rischio di autoreferenzialità e di eccessiva chiusura, quindi è importante il mettersi in rete, condividere i dati ed adottare un unico strumento a livello nazionale; è importante che lo strumento risponda a delle caratteristiche di fattibilità, nel senso che siano strumenti rilevatori di processo e di esito che possano essere compatibili con la pratica nella quotidianità.

Abbiamo affrontato il problema delle risorse; a volte in alcune realtà, dove le risorse ci sono state, queste non sono state investite e valutati in maniera adeguata. Si è rilevato per quanto riguarda la formazione, l’importanza di aprire un dialogo con l’Università. Nel gruppo, inoltre, è stata sottolineata l’importanza che il Ministero dovrebbe rivolgere alla formazione in termini di realizzazione e di obiettivi e quindi di valutazione.

Un altro argomento molto importante, inoltre, è quello di attenzionare diverse fasce di età come quella dei 18 anni per realizzare delle risorse di continuità, non posso andare contro la volontà degli operatori e costruire una continuità tra i servizi, ma è necessario realizzare un dialogo continuo tra i servizi di salute mentale dell’età adulta e i servizi dell’età evolutiva e realizzare un punto di vista che sia comune e condiviso tra questi servizi.

Abbiamo pensato di riassumere quanto emerso con un esempio riportato da uno dei partecipanti al gruppo che ha concentrato i punti focali in una triade: obiettivi, risorse e vincoli. Il bisogno degli utenti e l’importanza di costruire modelli organizzativi e valutativi che prevedono il coinvolgimento degli utenti.

È stato, inoltre, sottolineato che nella relazione iniziale è emersa poco la parte che riguarda il coinvolgimento degli utenti.

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Calensario seminari progetto salute mentale