Rossella Valdrè è psichiatra e psicoanalista, membro ordinario della SPI (Società Psicoanalitica Italiana) e dell’IPA (International Psychoanalytical Association). Vive e lavora a Genova. Dopo i primi anni di lavoro istituzionale, si è in seguito dedicata alla pratica psicoanalitica privata, contribuendo anche ad alcune supervisioni di gruppi istituzionali e come Consulente Tecnico d’Ufficio per il Tribunale dei Minori. Per alcuni anni, ha tenuto laboratori di teoria psicoanalitica presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Genova. Il suo interesse per il cinema e la psicoanalisi l’hanno portata alla pubblicazione di numerose recensioni (ww.spiweb.it) e presentazioni di film in diversi centri psicoanalitici. E’ Autrice dei libri: La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell’esplorazione della contemporaneità (Antigone, 2013); L’Altro. Diversità contemporanee. Cinema e psicoanalisi nel territorio dell’alterità (Borla, 2015); On Sublimation: a path to the destiny of desire, theory and treatment (Karnac, 2014; ed. it. Sulla sublimazione: un percorso nel destino del desiderio, della teoria e della cura, Mimesis, 2015); Cattive. È sempre la donna la vittima? Autrici che ribaltano il mito: una riflessione psicoanalitica (Alpes, 2015); La morte dentro la vita (Rosenberg & Sellier, 2016). Oltre al cinema, i suoi campi d’interesse includono l’estensione della psicoanalisi nel mondo della cultura, dell’arte, letteratura e società, sempre connesse e rilette alla luce del pensiero psicoanalitico, con particolare attenzione alla metapsicologia freudiana. E’ Autrice di articoli e recensioni su Rivista di Psicoanalisi, film essays in the International Journal e recensioni su Revue Francaise de Psychanalyse.
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