Brouwer

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Tre è un numero intero. È anche concreto; si tocca con mano; posso cogliere tre mele o collezionare tre matite. Poiché tre mele esistono non solo qui e non solo ora, fanno sì che il numero tre esista là dove serve; le tre matite lo confermano; tecnicamente, tre mele o tre matite sono due modelli del numero tre. Ovviamente non sono i soli; per esempio, l’Edipo è il modello psicanalitico del numero tre.



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Così esordiva nel 1960 Patrick Suppes nel suo libro Axiomatic Set Theory, destinato a diventare un classico:
 



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La logica è l’arte di ben condurre la propria ragione per conoscere le cose, tanto per istruire se stessi quanto gli altri. A. Arnauld e P. Nicole, Logica o arte di pensare, 1662

Le bon logicien, odieux au monde. J. Lacan, Le temps logique et l’assertion de certitude anticipée, 1945



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Mi affretto a cancellare l’impressione di astrusità che in molti utenti di questo blog immagino abbia prodotto il mio precedente post sulla necessità di pensare la variabilità per pensare il soggetto collettivo. Allora scenderò a livelli di senso comune più umani e più condivisibili.
Per introdurre l’argomento riporto il dialoghetto che ho recentemente avuto su fb nel gruppo omonimo: IL SOGGETTO COLLETTIVO, ancora da me con qualche difficoltà orchestrato.
Egidio T. Errico il 9 febbraio alle ore 13.11 ha scritto:




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