Psicoterapie

MAESTRI è il nuovo progetto multimediale della rivista che desidero quale editor presentarvi.

Era da tempo che ci stavo pensando: creare un luogo dove ospitare le testimonianze in video dei "maestri" nell'ambito della psichiatria e psicologia in Italia.



Authors: 
Avendo capito di essermi espresso in modo inintellegibile nel mio precedente, “L’etica della Psicanalisi”,[1] scrivo queste poche righe per evidenziare un altro risvolto che rafforza un mio atteggiamento critico su tutto ciò che ruota attorno al termine psicoterapia, anche nella speranza che tali righe possano anche aiutare a cogliere meglio il senso della precedente.
Come curare il male “immaginario”?
Esistono realtà umane paradossali, potremmo dire “per definizione indefinibili”.
Ad esempio, le cenestopatie (o sintomi “immaginari”) rappresentano spesso un rompicapo insolubile per medici e analisti: il più delle volte non si riesce a spiegarle in termini biologici, e neppure psicodinamici.


Il fascino di una persona è costruito da chi la guarda non meno attivamente che dalla persona stessa.
Ciò è particolarmente evidente quando la persona ammirata è una donna matura.
Baudelaire:
Je me dis : Qu’elle est belle ! et bizarrement fraîche ! 
Le souvenir massif, royale et lourde tour, 
La couronne, et son cœur, meurtri comme une pêche, 


Authors: 

Scientia descendit in mores
La locuzione latina ci dice che “la conoscenza si traduce in consuetudini”, in azioni, prodotti ed  è il simmetrico del concetto piagetiano per cui “il Pensiero è azione”, per cui, ad esempio il gattonamento del bambino, il suo agire, lo aiuta alla intuizione degli a priori di tempo e spazio, categorie nelle quali, poi inquadrerà, man mano, gattonando gattonando, altre conoscenze, altri concetti.  

Authors: 

Capita, nel rapporto terapeutico (ma anche nella vita di tutti i giorni) d’incontrare persone interiormente morte: persone incapaci di desiderare, temere o interessarsi a qualcosa, soprattutto nell’ambito dei propri simili.



Mentre lavorava nei laboratori di Los Alamos nel 1950, alla mensa del laboratorio Enrico Fermi prese parte a una conversazione con alcuni colleghi, tra cui Edward Teller. La conversazione verteva su un recente avvistamento di UFO riportato dalla stampa, preso in giro da una vignetta satirica.
La conversazione si protrasse su vari argomenti correlati, finché improvvisamente Fermi esclamò: «Dove sono tutti quanti?» («Where is everybody?»).
Video: 
Vedi il video


Notte di guardia del 25 ottobre. 
Tutto sembra ordinario.




Totale visualizzazioni: 77