bellezza

I grandi (e veri) Poeti hanno la capacità d’esprimere in poche parole, estremamente incisive, anche concetti complessi. Vediamo, ad esempio, come Dante, nel canto XXIV del Purgatorio illustra il suo modo di scrivere versi:
 
“… I’ mi son un che quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch’ei ditta dentro vo significando”
 


Sottotitolo: L’essenza curativa dei “Fiori del male”

               Parte III: Fleurs du mal – Révolte – La mort – Les épaves
 



Alcuni casi di depressione senile sono riconducibili ad un “giorno del giudizio” che, inevitabilmente, arriva alla fine della vita. Ho tratto alcune riflessioni in proposito dalla mia esperienza clinica, ripensata alla luce dei suggerimenti offerti da Baudelaire nella sua poesia “La rançon” (il riscatto), che riporto qui sotto:





Immagine: 
Quando guardiamo qualcosa, siamo davvero certi di cosa i nostri occhi stiano guardano?


L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo!  La scienza stessa non resisterebbe un minuto senza la bellezza. (Fëdor Dostoevskij)

 (Immagine di Aglaya per POL.it)



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