Recensioni librarie
I — La psichiatria del futuro
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1. Giunto al suo diciassettesimo anno di vita, con il numero 26/27 qui recensito, quello che si è finora chiamato Journal of European Psyhoanalysis cambia editore, veste e nome: diventa European Journal of Psychoanalysis. Per comprendere sia la sua iniziale intenzione che questo suo secondo battesimo e per dare adeguatamente conto di quel numero, bisogna volgere lo sguardo indietro nel tempo.
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Se i casi clinici di Freud, per ammissione dello stesso autore, si leggevano come “novelle”, non meno avvincente risulta, fin dalle prime pagine, il caso clinico di M, presentato da Franco Borgogno nel suo ultimo libro La signorina che faceva hara-kiri e altri saggi, pubblicato dall'editore Bollati Boringhieri.
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Eccoci di nuovo a parlare di Bruno Morchio, scrittore nostro, con due anime, malattie psichiche e romanzi gialli. Questo Bruno che sembra non riesca a transitare per Via Balbi, lui e il suo investigatore, senza concionare sui poveri o sui ricchi, sui figli di papà o sulla globalizzazione. Non si sa bene se sia un pregio o un difetto. Il nuovo romanzo è "Maccaia", ma "macaia" con un "c" solo o "maccaia" con due "c"? Da dove deriva poi? Mah! Bruno ha le sue idee, o per lo meno, il suo investigatore.
Si e' tenuta ieri, sabato 13 Aprile, alla Libreria Feltrinelli di Via Manzoni a Milano, la presentazione-dibattito sul bel libro di Fatema Mernissi, "Lharem e l'Occidente" , (Giunti ed.).
Benche' gia' presentato in varie occasioni — il tema dell'Islam sappiamo essere tornato piu' che mai alla ribalta — valeva la pena, a parer mio, di essere presenti anche a questa occasione.
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E' recentemente uscito per Boringhieri l'ultimo libro dello psicoanalista Speziale-Bagliacca, "Freud messo a fuoco. Passando dai padri alle madri" .
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Questa rubrica, dedicata al "femminile" in generale e alle sue problematiche, ha prevalentemente utilizzato linguaggi e chiavi di lettura ispirate alla psicoanalisi o comunque alla psicologia del profondo. Questo mese proponiamo invece un testo che dibatte un tema a mio avviso interessantissimo, la sindrome femminile del troppo amore, raccontato attraverso la diretta partecipazione di donne ad un gruppo di aiuto-aiuto condotto dalla stessa autrice, Lia Inama.
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Rovistando qua e la’ in una deliziosa libreria romana di "libri per viaggiare" (di recente apertura e da visitare: L’Argonauta, in Via Reggio Emilia 89, info@argonautasrl.it), ho trovato un libro che racconta di un viaggio molto particolare: il viaggio di una autrice dei nostri giorni attraverso le case delle grandi scrittrici del Novecento, da Marguerite Yourcenar a Colette, da Grazia Deledda a Virginia Woolf, e altre ancora.
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"Ma la cosa terribile era che io mi attribuivo un pieno e indiscutibile diritto sul corpo di lei, come se si fosse trattato del mio proprio corpo, e allo stesso tempo sentivo che io non ero in grado di dominare quel corpo, che esso non era mio, e che lei invece poteva disporre di esso come le pareva meglio, e nella fattispecie poteva disporne diversamente da come volevo io."
(Sonata a Kreutzer, L. Tolstoj)
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*R. Mandressi, Le regard de l’anatomiste. Dissection et invention du corps en Occident, p.252, Seuil, Paris 2004, Euro 23
Propongo, qui, una breve riflessione sul sapere anatomico impartito nelle Facoltà mediche, prendendo lo spunto dalla recente uscita del saggio di Rafael Mandressi. Vediamo.