poesia



Il kamaitachi (鎌鼬) è uno yōkai, una creatura soprannaturale della mitologia giapponese, rappresentata generalmente come una donnola dotata di affilatissimi artigli.
La sua natura divina è associata al vento, elemento che la rappresenta, ed è proprio nei ventosi monti giapponesi che trova dimora secondo il mito.
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Al mio fiero Analista

E dopo numerose battaglie sul lettino ritrovi l'oggetto reale né buono né cattivo soltanto umano.
L'umano, l'essere nella sua complicata inesattezza. Oh Dio! Dio non è dio se mai è Gesù!
Si può esser fieri dell'uomo, di se stessi?
Dopo anni di sbagli, di errori erranti alla fine sei tu con te.
La reincarnazione di te stesso nel bene e nel male.
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Mentre lavorava nei laboratori di Los Alamos nel 1950, alla mensa del laboratorio Enrico Fermi prese parte a una conversazione con alcuni colleghi, tra cui Edward Teller. La conversazione verteva su un recente avvistamento di UFO riportato dalla stampa, preso in giro da una vignetta satirica.
La conversazione si protrasse su vari argomenti correlati, finché improvvisamente Fermi esclamò: «Dove sono tutti quanti?» («Where is everybody?»).
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Che cosa è la poesia?

Che rapporto intercorre tra la pratica terapeutica e il poetare?

La parola e la cura...

La poesia e la cura...

La parola riverberante nella pratica  analitica e nella poesia...


 


Logo/Locandina/Depliant: 
Città del convegno: 
MILANO
Indirizzo del convegno: 
Via Giovanni da Procida 35/A
Luogo del convegno: 
SEDE ALIPSI MILANO ORE 21
Data: 
23/10/17

SEDE ALIPSI MILANO ORE 21

Nell'ambito del Seminario Permanente di Studi Lacaniani coordinato da Massimo Recalcati, il Poeta e Psichiatra Greco Sotirios Pastakas e la Psicoanalista ALIpsi Maria Ferretti parleranno sul tema.
INGRESSO LIBERO

“La poesia in verità vi dico, non ci salverà

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Va bene dottore ... e ora che si fa?
 
Neil Armostrong e Buzz Aldrin sono due pezzi di ghiaccio rinvoltati completamente nelle loro capacità tecniche. E al ritorno stia certa non scriveranno poesie. Se ne fossero capaci , del resto non andrebbero sulla luna. E soprattutto, non ne tornerebbero indietro.”
Oriana Fallaci descrive Neil Amsstrong come un robot e prende atto che bisogna esser robot per andare sulla Luna e tornare sulla Terra.


Ad un certo punto ti senti solo di una solitudine spietata .
La seduta prende forma di Eco vuoto, non torna nulla se non la tua voce "desolata".
 L'altro non c'è più .
L'altro e' al bordo e tu in mare aperto.
Dubbi continui sulla capacità dell'altro.
“Dottore, sai dove stiamo andando?”
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"Siamo tutti nella stessa barca" mi disse la collega mentre piangevo in sala d'attesa e aspettavo il mio turno la mia seduta.
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