poesia
Rene Char
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L’amore non è cieco. Basta un occhio
per vedere che non sei bello, oppure
quante donne lo sono. Vedo tutti
i tuoi difetti: gli occhi dilatati,
alta la fronte. Di principi estetici
sono troppo imbevuta, fin da piccola,
per poter liberare la mia mente,
dirti perfetto e amarti da morire.
Più sottile è il potere dell’amore:
ha tanta forza che dico “Non bello”
come dicessi “Non qua” o “Non là”
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Ovunque mi trovi ad andare, scopro che un poeta è già stato prima di me.
Sigmund Freud
Anch'io salii le scale del mio non sapere,
anch'io come te, come l'altro, come molti
non avevo parola che dicesse il possibile
(entro il credibile, entro quel che è da credere,
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(M. Heidegger)
Sento il tuo disordine
e lo comparo al mio. C’è
somiglianza. C’è lo stesso slabbro
di ferite identiche. C’è tutta la voglia
di un passo largo in una terra
sgombra che non troviamo.
Sento il tuo respiro schiacciato
lo sento somigliante
ti sento piano morire
come me che non controllo
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da te, dalle tue guance,
come da isole di corallo,
a navigare, ad andare lontano
per cercarti, a cercare
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Da tempo si afferma che, per arrivare ad un’interpretazione, è opportuno, per l’analista, attingere a tutto ciò che si affaccia spontaneo alla sua mente, mentre il paziente parla: pensieri, sensazioni, ricordi e fantasticherie o rêverie. Talora la rêverie assume forma poetica. Poiché la Poesia (se è veramente Poesia) ha un valore universale, essa è capace non solo di gettare un ponte di empatia tra il mondo interno del paziente e quello del terapeuta, ma anche di raggiungere la sensibilità di chiunque legga.
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anche ciò che dà salvezza.
Friedrich Hölderlin
Scrivere è una pratica igienica che mi dà salute.
Giorgio Caproni
Scrivo perché non sono mai riuscito a essere felice. Scrivo per essere felice.
Orhan Pamuk
La poesia-/ ma cos’è mai la poesia?
Le vere biografie dei poeti sono come quelle degli uccelli, quasi identiche – i dati veri vanno ricercati nei suoni che emettono. (Josif Brodskij)
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La differenza tra l'arido materialista ed il poeta risiede, principalmente, nel coraggio con cui quest’ultimo affronta le esperienze di perdita e la nostalgia.
Scrive Cesare Pavese della donna amata e perduta: