omofobia
Come spiegare scientificamente la questione Lgbt iin termini medici?
Un metodo empirico ed un metodo khuniano.
1) Il mio metodo empirico.
L'omosessualità è amore come l'eterosessualità e siccome il 90% delle specie è ermafrodita si vede solo nei mammiferi e negli ovipari. Gli ovipari sono anche perfettamente transessuali in certe circostanze sempre per garantire la sopravvivenza, se avete presente Jurassic Park..
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Abbandonare la moglie in autostrada come un cane, sgozzare e abbandonare una vecchia transessuale per trenta denari, torturare e dissanguare un ragazzo omosessuale solo per vedere che effetto che fa... La cronaca nera quando passa in prima pagina ci eccita e siamo tutti come i carnefici pronti a reclamare nuovo sangue, tant'è che giustifichiamo gli assassini nel salotto trash della televisione, contenitore sadico della nostra aggressività da teledipendenti, o pretendiamo la pena di morte, la castrazione, la tortura o lo smembramento...
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Come in un film di serie B del sessantotto, che paragonava omicidi e avvelenamenti all'amore tra due donne, CONTRO NATURA è diventato lo slogan vincente del Ministro Alfano, già artefice di lotte strenue contro ogni forma di riconoscimento delle coppie omosessuali e in particolare della genitorialità Lgbt.
Contro Natura, dice il Ministro, rifacendo il verso a millenni di oscurantismo e controriforma, perché è la Natura l'unico limite della politica.
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Mentire e Smentire sulla questione delle adozioni e della dignità delle persone omosessuali in Italia è una moda che ha colpito, finalmente, anche la classe medica.
Mentre finora c'era il silenzio completo delle istituzioni, grazie alle capacità di Quotidiano Sanità e alla cassa di risonanza della stampa, fondamentalmente schierata e generalmente omofoba, abbiamo avuto una sequenza di dichiarazioni pubbliche e smentite nel giro di due giorni, che spero continueranno ad animare un dibattito serio e scientifico.
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Per la prima volta nella storia l'Ordine dei Medici di Benevento ha, con parole chiare e puntuali, deciso di affermare che l'omosessualità e la bisessualità non sono malattie, con tutte le conseguenze del caso.
Sono 22 anni, dalla dichiarazione dell'OMS che ha equiparato omosessualità, bisessualità ed eterosessualità, come normali varianti, ed è iniziato il percorso nel mondo di depatologizzazione, che si attendeva in Italia una presa di posizione del genere.
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Oggi affronteremo degli argomenti molto importanti per la società contemporanea e per lo sport. Ho intervistato Andrea Frangioni, grande amico e atleta dalle capacità indiscusse. Parleremo con lui di argomenti molto forti come l’omosessualità, machismo e coming out .
Voglio ricordare che l’omosessualità non è mai da considerarsi patologica, così come non lo è l’eterosessualità.
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Entro in punta di piedi in un dibattito che so essere delicatissimo e relativamente al quale premetto di condividere pienamente l'impostazione della mia comunità professionale.
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Posto un articolo dell'amico e collega Guido Mazzucco. Nonostante sia stato pubblicato la prima volta un paio di anni fa mantiene ancora oggi la sua validità. Interessanti i video di Saverio Tommasi presenti all'interno su come buona parte degli psicologi si relaziona al tema e su come tale tema venga trattato da alcune comunità religiose.
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Un elemento che complica un'analisi approfondita dell'omofobia è la rapida diffusione di un atteggiamento "politicamente corretto". Quest’atteggiamento se da una parte smorza l'aggressività esplicita nei confronti dell'omosessualità e promuove su un piano culturale più superficiale una tolleranza che consente una sua espressione più libera, dall'altra parte tende a mascherare il carattere più nascosto e insidioso della tendenza omofoba.