Psicoterapie

L’occhio della medicina cerca sottigliezze, sfumature, discernimento. Ma questa forma di sapere che ama la luce aiuta davvero a comprendere l’esperienza del malato? O è necessario, piuttosto, esser disposti ad incontrarsi nell’ombra per riuscire a capire cosa significa essere nella vulnerabilità, nella sofferenza e nella malattia?
G. Stanghellini
 
Video: 
Vedi il video




Vedi il video
Interventi Anan Maria Nicolò Presidentessa della Società Psicoanalitica Italiana durante i lavori di 180X40 GENOVA. Dal 7 al 13 maggio 2018 Genova ha ospitato una intera settimana di eventi, conferenze, incontri per i 40 anni della Legge 180/Basaglia che ha sancito la chiusura dei Manicomi in Italia e la nascita della moderna psichiatria territoriale.
Immagine: 
Caro Massimo Recalcati, per prima cosa, ti devo ringraziare, Lacan e Freud in tivvù. Sembra un sogno.
C’è stato un momento che la psicoanalisi non si poteva neanche nominare. Ho frequentato Psicologia alla Sapienza nei primi anni novanta. Non si chiamava nemmeno psicoanalisi, ma psicologia dinamica, che nome assurdo (tutte le altre psicologie sarebbero, quindi, statiche?)


Sottotitolo: 
Clinica del trauma e dei disturbi dissociativi
Autori della rubrica: 
AISTED - Associazione Italiana Studio Trauma e Dissociazione
Autore: 
Book author: 
GIOVANNI STANGHELLINI
Publisher: 
Feltrinelli
Anno: 
2018
Price: 
€17.00
Copertina: 
A dispetto dell’apparente mansuetudine del titolo, L’amore che cura di Giovanni Stanghellini (Feltrinelli, 2018, 215pp.) è una trappola per i filosofi accademici ed un osso in gola per i clinici, e credo di poter dire che sia proprio per questo spirito guascone che il volume costituisce una “seconda gioventù” per l’autore.  




Vedi il video
Intervento durante i lavori di 180X40 GENOVA. Dal 7 al 13 maggio 2018 Genova ha ospitato una intera settimana di eventi, conferenze, incontri per i 40 anni della Legge 180/Basaglia che ha sancito la chiusura dei Manicomi in Italia e la nascita della moderna psichiatria territoriale.
Immagine: 
Voci dal silenzio rappresenta uno spazio per aneddoti, situazioni cliniche, perplessità, dubbi, scritti che raccontino la dimensione in cui vivono gli specializzandi: bellezze e miserie, soddisfazioni e paure irrisolte. Voci che possano aprire un confronto su ciò che l’istituzione accademica offre e su ciò che dovrebbe offrire.


Ovunque mi trovi ad andare, scopro che un poeta è già stato prima di me.
Sigmund Freud

 
 
Come tutti
 
Anch'io salii le scale del mio non sapere,
anch'io come te, come l'altro, come molti
non avevo parola che dicesse il possibile
(entro il credibile, entro quel che è da credere,
Video: 
Vedi il video



Totale visualizzazioni: 67