morte

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Fotografarsi sul luogo della disgrazia o con il morto, sembra essere l’ultima imbarazzante trovata delle generazioni tecnologiche. Oramai cellulari alla mano, abbiamo raggiunto ogni limite; la fotografia non mostra più solo cosa stiamo mangiando o cosa stiamo facendo, ma diviene portavoce dell’orrido portando alla luce il schadenfreud, quel sentimento di naturale compiacimento davanti alla catastrofe altrui.
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Che il tempo sia nostro nemico è un concetto che appartiene al senso comune e che percorre tutta la storia della mitologia e della letteratura. Crono, la personificazione mitologica del tempo, divorava i suoi figli. Tra i poeti, Baudelaire fu sensibile a questo tema:


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Ovvero I Quattro Cavalieri di Arrival

Il tempo al cinema ha un suo peso specifico. C’è quello reale della pellicola, che dura almeno 90 minuti, ma anche quello della narrazione, che ha ormai tradito l’Unità di Luogo, di Spazio e di Tempo della tradizione teatrale, permettendosi il flashback e il flashforward. Questo ha a che fare con il film Arrival. Il tempo ne rappresenta la traccia estetica, non quella etica, ed è uno dei quattro cavalieri del mio titolo.



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Dress sexy at my funeral

Bill Callahan

 

Clinica di Amleto



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  La trama di "La Corrispondenza" di Giuseppe Tornatore è allo stesso tempo semplice e poco realistica. Ed Phoerum (Jeremy Irons) e Amy Ryan (Olga Kurylenko) si amano da poco tempo.



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Un'articolo pubblicato sulla rivista inglese "Journal of Aesthetic Nursing" (Giornale di Assistenza Infermieristica Estetica) ha avuto grande risonanza mediatica al di là dei confini britannici.
Nell'articolo si afferma l'esistenza di una crescente tendenza tra i giovani di età inferiore a 25 anni a ricorrere a iniezioni di botox per levigare la loro faccia.






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