lacan

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Correva l’anno 1972 quando Lacan propose le sue formule della sessuazione, cioè le leggi cui sarebbe sottoposta la genesi del sesso nel soggetto dell’inconscio. La sua proposta si trova codificata nel seminario XX e nello scritto L’étourdit (Autres écrits, Seuil, Paris 2001, pp. 458-469).

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 Il nostro pensiero si è riservato la libertà di rintracciare dipendenze e connessioni cui nella realtà effettuale non corrisponde nulla, e apprezza chiaramente questa dote al massimo grado, di cui usa copiosamente dentro e fuori della scienza.
S. Freud, L’uomo Mosè e la religione monoteista. Terzo saggio, 1938

 

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Esiste un testo eretico...
Che ha molto a che fare con i paradossi delle rivoluzioni...
Non vi è citata la rivoluzione di Basaglia, se non nel titolo...

D'altra parte non l'abbiamo esportata e ormai non ha più senso perché il mondo da cui traeva la forza semplicemente non esiste più in Italia...



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 Una verosimiglianza, per quanto elevata, non coincide con la verità. La verità è spesso molto inverosimile e solo in misura esigua deduzioni e congetture possono sostituire le prove dei dati di fatto.
Sigmund Freud, L’uomo Mosè. Un romanzo storico, 1934
 
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Se non si potesse, o non si volesse guardare in nuove direzioni, se non si avessero dubbi, o non si riconoscesse il valore dell’ignoranza, non si riuscirebbe ad avere idee nuove. Non ci sarebbe nulla che varrebbe la pena verificare, perché sapremmo già cos’è vero e cos’è falso. Quindi ciò che oggi chiamiamo “conoscenze scientifiche” è un corpo a diversi livelli di certezza: alcune assai incerte, altre quasi sicure, nessuna certa del tutto.
Richard Feynman
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A cinque anni esatti dall’inaugurazione di questa rubrica sul soggetto collettivo (http://www.psychiatryonline.it/node/6015), avviata grazie alla benevolenza e alla stima di Francesco Bollorino, che ancora ringrazio, ha senso che il responsabile faccia un consuntivo.
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«Fate come me, non imitatemi!» soleva ripetere Jacques Lacan. In realtà, in tanti non hanno fatto come lui ma lo hanno imitato, scimmiottato, pensando di tenerlo in vita riproducendone il dogma, cantando sempre la stessa messa, restando fedeli sempre alla stessa chiesa. Si può, di grazia, essere ortodossi con un eretico? Si può essere lacaniani mentre lui teneva a definirsi freudiano?



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