Omosessualità

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La voce di ALIDA VISMARA non vi ha attratto molto e neanche le suo prove "scientifiche" e "logiche". Eppure sia che scegliate sia che non facciate nulla per ottenere l'inserimento nell'articolo 3 del Codice Deontologico delle voci "Orientamento Sessuale " e "Identità di Genere", non potete essere NEUTRALI.

NON SCEGLIERE e lasciare tutto nel silenzio... UCCIDE ed è sinceramente IPOCRITA!



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La Commissione Europea ha votato a larga maggioranza il Rapporto Lunaceck, nel profondo e sconcertante immobilismo della politica italiana, che pure lo ha approvato in quella sede.


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Nel video uruguayano che vi sottopongo, purtroppo sottotitolato in inglese, perché non riesco a farlo sottotitolare in italiano ci sono molti approcci a diverse situazioni di relazione medico-paziente LGBT, che fanno capire perché è necessario cambiare la modalità d’accoglienza in generale per tutti al fine di garantire la parità dell’assistenza alle persone omosessuali.


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Dobbiamo considerare a questo punto la questione dal punto di vista deontologico, ma anche burocratico, estensione del malcostume italico di trasformare tutto in regole e cavilli, ma anche come principio di base e fondativo della realtà sociale condivisa.
 


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Anche stasera un giovane ragazzo, questa volta in chat, mi ha chiesto a bruciapelo: quanto può incidere la presenza di abusi sessuali su un'omosessualità?
 
Il senso della mia risposta è da sempre inequivocabile, ma dal vivo faccio prima parlare la persona in modo che si liberi del male che ha dentro, mentre in chat questo non è possibile e tendo ad inviare a qualche psicologo per sostegno se non altro morale.
 


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Il film  “La vita di Adele” del regista Abdellatif Kechiche  ci conduce sul delicato crinale della passione, o meglio dell’amore passionale, della potenza e della irruenza  dell’attrazione durante la stagione adolescenziale.                  
Poco importa se questa riguarda due donne e se la trama del film si snoda sulla scia di una relazione omosessuale.
Poco importa per il filo narrativo del film.
Locandina: 
Anno: 
2013
Paese: 
Francia
Regista: 
Abdellatif Kechiche
Video: 
Vedi il video
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Mi ha colpito la querelle a proposito della presenza di famiglie omosessuali nella pubblicità della pasta. Ho sempre detestato questi spot e questa immagine della famiglia composta da genitori belli e magri, da figli intelligenti e amanti dei gattini e senza contrasti generazionali. La frase che mi faceva più arrabbiare nei confronti con mio figlio, era proprio la sua provocazione quando vedeva in me desideri di assimilazione alla famiglia Mulino Bianco. Per me e la mia psicoanalisi era un grave insulto.



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L’idea di scrivere considerazioni sulla rappresentazione dell’omosessualità nei media mi è nata seguendo nel corso degli anni un serial americano, Glee, di grande successo negli USA e destinato a un pubblico mainstream e giovane (con una media di otto milioni di telespettatori a puntata). Sin dall’inizio tra i protagonisti vi era Kurt, gay dichiarato, Santana e Brittany lesbiche senza paura.  Rachel, la protagonista è figlia adottiva di due gay.




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