Dino Angelini

Immagine: 
1. Chi osserva chi*
 
Il processo migratorio implica l’arrivo in un determinato posto, già occupato da una comunità autoctona[1], di una nuova entità.


Immagine: 

È indubbio che la pandemia rappresenti una immane catastrofe in tutto il mondo.



Immagine: 

 

Progetto per l’istituzione di un vivo museo del tempo a Locorotondo





Immagine: 

È noto, anche se non ci si fa più caso, il grave ritardo che contraddistinse la nascita in Italia della psicologia e delle altre scienze umane.



Immagine: 

Relazione tenuta a Reggio E. nel 1990
ad un gruppo di educatori delle riabilitazione,
all'interno di un corso di aggiornamento
sui disabili in età evolutiva.



Immagine: 

di Leonardo Angelini e Deliana Bertani ([1])

 


Immagine: 
Ripubblico un vecchio articolo: il sommarsi nel frattempo di questa 'vecchia' capacità della TV di coltivazione con quella derivante dall'uso dei nuovi social media penso meriti un riattraversamento del tema. Cosa che mi propongo di fare quanto prima. Nel frattempo ri\propongo questo testo, che nasce dal confronto fra fruizione di un racconto in situazione e fruizione televisiva. (L.A.)
---------

1. La complanarità del buon raccontatore



Immagine: 
Il suicidio di Noa, la diciassettenne svedese più volte stuprata che non è riuscita a ‘sopravvivere’ alle violenze subite ed alle profonde ferite in fondo all’anima ch’esse le hanno provocato, equivale a un pugno nello stomaco che piega in due soprattutto noi psicoterapeuti.


Immagine: 
Deliana Bertani
(Relazione tenuta in “Nati per leggere”,
Reggio Emilia, 9 Marzo 2007)

 

E’ noto che uno dei fondamenti in base ai quali, secondo Umberto Eco, si definisce l’alleanza fra autore e lettore è la cooperazione interpretativa (Eco).




Totale visualizzazioni: 44