Recensioni librarie
In un libro dell’antropologa Tanya Luhrman — un libro scritto nel 2000 e sfuggito all’attenzione dell’editoria europea — occupa un ruolo di primo piano la riflessione attorno ad una difficoltà molto spesso presente, in USA come in Europa, nelle équipes terapeutiche dei Dipartimenti di Salute Mentale, alla quale lo scrivente, da qualche anno, sta dedicando una particolare attenzione: la difficoltà di armonizzare e di integrare la terapia farmacologica e l’analisi psicopatologica con un approcci
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[Per gentile concessione, pubblichiamo la prefazione di Fausto Petrella al libro di Bedoni, dedicato al tema arte e follia: vogliamo ricordare ai nostri lettori che su un tema molto vicino (arte e psichiatria) lo stesso Bedoni si è intrattenuto, in una conversazione davvero ricca e approfondita pubblicata su POL.it, con Gillo Dorfles: grande vecchio della storia dell’arte, già medico-psichiatra.]
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[dopo aver pubblicato la prefazione di Eugenio Borgna al libro di Ballerini - pubblichiamo ora la recensione dello stesso libro scritta da Francesco Ragazzi]
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[Presentiamo al lettore questo libro, scritto da Giorgio Aceto in collaborazione con Paola Tacelli, sia attraverso una recensione sia attraverso la pubblicazione — gentilmente concessa dall’editore — della Prefazione e della Postfazione. Giorgio Aceto è psichiatra, psicoterapeuta, psicoanalista e poeta.
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[Offriamo ai nostri lettori la versione italiana dell’Introduzione di Yves Hersant, dopo aver già presentato l’autore e la versione originale francese dell’introduzione. Questa ricca antologia dedica spazio anche a testi psichiatrico-psicoanalitici (Pinel, Esquirol, Bricheteau, Cotard, Dumas e Freud: pp. 692-746 e pp.
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[Pubblichiamo questa lunga recensione di Antonello Armando, già noto a chi legge POL.it.
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[ Mi limito ad esporre sinteticamente le tesi del premio Nobel Eric Kandel riducendo al minimo annotazioni e commenti personali. Discuterò e presenterò nuovamente i contenuti di questo libro in un mio saggio di prossima pubblicazione (Anime ferite. Epistemologia della cura: percorsi di formazione), che verrà pubblicato a Venezia da Marsilio ]
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Lo stile piano, elegante, meditativo, l’argomentare discreto e misurato, l’evitamento di ogni affermazione apodittica e/o definitiva, caratteri propri a tutta l’opera e all’insegnamento orale di Arnaldo Ballerini, pervadono anche questo suo ultimo testo: una rapsodia intorno a un tema centrale della clinica psichiatrica, le trasformazioni psicotiche dell’identità dell’Io.
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Muovendo da una concezione della malattia mentale di tipo relazionale e multifattoriale, che tiene conto delle componenti bio-organiche, delle relazioni inter e intrapsichiche e del contesto sociale in cui vivono l’individuo e la sua famiglia, gli autori mettono in evidenza come l’ottica della promozione della salute mentale e della prevenzione non si concentri tanto sulla ricerca di inedite modalità d’intervento, quanto piuttosto sull’adozione di una prospettiva che c
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Il libro di Andrè Green, studioso che ha ricoperto eminenti ruoli nella Società Psicoanalitica Internazionale, s’inserisce nel complesso e movimentato dibattito in seno alla psicoanalisi contemporanea, per evidenziarne lo stato di frammentazione (egli parla di "tanti stati nello Stato"), se non addirittura di lacerante conflittualità, che può indurre a pessimistiche previsioni sulla futura identità di questa disciplina.