Ippocrate
J.M. Keynes, A treatise on probability, 1920, cap. III
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Freud mutuò il termine Massenpsychologie(“psicologia delle masse”) da Gustave Le Bon[1] e Gabriel Tarde,[2] con cui questi autori intendevano strutture sociali non ben definite, “movimenti sociali, considerati fenomeni di massa: minacciose entità in cui folle prive di una guida erano sospinte di qua e di là da impulsi primitivi e irrazionali”.[3] Privo di struttura propria, il concetto di massa umana era destinato a essere trattato in termini di psicologia individuale.
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Sigmund Freud, L’uomo Mosè. Un romanzo storico, 1934
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Oracolo manuale e arte della prudenza, 4
Baltasar Gracian
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Abbiamo pochi elementi per parlare della storia dell’omosessualità o del transessualismo tra i medici antichi, perché la storia la scrivono gli uomini e i vincitori.
Il testo più antico è di una donna: Saffo descrive direttamente un attacco di panico quale forza del sentimento represso di fronte alla donna che ama, mentre ella altrui sorride:
Mi sembra simile a un dio quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta, mentre tu parli
con dolcezza